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TRIESTE, Italy
Pratico l'aromaterapia e amo tutti i profumi. Divoratrice di libri,adoro cantare e viaggiare. Vorrei saper cucinare bene...

I PENTA CHORD by Andy Tauer : VERDANT - 3)

Non mi ero scordata di scrivere le mie impressioni anche sull'ultimo dei Penta Chord...  Ho solo  cercato di studiarlo bene per capirlo.. per farmi emozionare anche da lui, perchè è quello che rientra neno nelle mie corde...

E' una fragranza difficile da indossare, a mio parere: sulla mia pelle apre in maniera piuttosto aspra e molto agreste ..una "sberla " che mi porta subito in un orto, in estate.


( Immagine tratta da : http://3.bp.blogspot.com)

E' il tramonto e per  tutto il giorno il sole ha scaldato le piante, ha reso arsa la terra..e verso sera tutti gli odori della Natura sono presenti, carichi di vita..  e spandono i loro aromi nell'aria..
C'è tanto  pomodoro,  tante foglie verdi e tanti pomodori rossi maturi, altri quasi pronti per essere raccolti  e altri ancora  verdi....

 
( Immagine tratta da :http://ilgiardinodisara.files.wordpress)
 
Poi c'è del basilico..ci sono delle piante di melanzana...delle piante di zucca.. e poi c'è pure parecchia menta piperita..


E, contrariamente a quello che mi aspettavo, è proprio l'intenso aroma di menta che rimane,  su di me, nell'evoluzione, con solamente  un lieve sentore di pomodoro sul fondo.

E' una fragranza che non si trasforma verso la fine, non diventa,  per lo meno su di me, più mordida, perdendo, almeno un po', quella connotazione fortemente "verde".. Rimane, anzi,  sempre orgogliosamente verde fino alla fine !
Ma, visto il nome dato a questo profumo, probabilmente era quello che Andy voleva ottenere. Se così è, ha raggiunto perfettamente  il suo scopo.

Non riuscirei mai a mettere addosso questo profumo, lo ammetto.
Eppure non è una fragranza sgradevole, non mi respinge..la annuso con piacere e la menta che, su di me, la fa da padrona, mi mette allegria e  mi trasmette un senso di freschezza.
Credo, tuttavia, che un maschio derma potrebbe risultare molto più interessante con tale fragranza addosso...perchè  Verdant è il profumo di un uomo che vive nei campi, che lavora la terra, che si mantiene grazie al sudore della sua fronte, che non ha velleità di eleganze cittadine...
E' un uomo pratico, concreto, con i piedi piantati per terra..  che vive in armonia con le  stagioni  e che emana una tranquilla solidità e una pacata serenità..Un uomo, forse, decisamente d'altri tempi....


( Immagine tratta da : http://us.123rf.com/400wm/400/400/dvest/dvest0708/dvest070800007/1479999-un-contadino-seduto-sul-suo-trtactor-nel-fienile.jpg)

La persistenza di Verdant, come degli altri Penta Chod non è eterna e ciò costituisce una novità per le creazioni di Andy Tauer, note per la loro  incredibile durata. 
Anche la proiezione è più bassa del solito, sono profumi che restano sulla pelle, più che nell'aria.. E ciò mi piace.

Come mi piace la capacità di Andy di  osare, di sperimentare..anche a costo di creare qualcosa che non può piacere a tutti. 

La mia stima e la mia simpatia per questo naso  crescono ancora. 
Bravo Andy !


Mary  e Andy a Pitti Fragranze 2009




I PENTA CHORD by Andy Tauer : WHITE - 2)

Continua la mia scoperta di queste nuove creazioni di Andy e devo dire che mi sto emozionando, cosa che mi rende molto felice.

La prima impressione, non so bene perché, in apertura di fragranza, è quella di  cadere in un tappeto di nuvole bianche soffici..  di quelli che vedi dal finestrino dell’aereo  e che sembrano spuma.. e ti invogliano a tuffarti dentro..

Una sensazione di protezione e di morbido abbraccio…  un perdersi in un mondo particolare.. che non ha nulla a che fare con la realtà..

Più che la violetta, credo sia l’iris,  che mi ispira queste immagini che, in questo caso,  non sono semplicemente “talcate” (come le solite fragranze declinate su questi fiori), non si  tratta di un sottile velo di polvere profumata.. Qui siamo in presenza di qualcosa di tattile, che ti fa venir voglia di metterci le mani.. di toccare questo aroma denso e morbido.. buonissimo.

Io lo chiamerei WHITE BLUE, perché i colori di questo profumo, per me, sono il bianco della morbidezza che emana e il blu del cielo per il senso di libertà e di serenità che mi suscita..

Resta pur sempre, però, un Tauer ! E quindi è potente, corposo, è una roba forte..
E mi piace tanto !
La potenza nell’apertura, quasi un po’ metallica  e lievemente stridente, molto moderna, si smorza abbastanza rapidamente per cedere il passo alle note suadenti di vaniglia, ambra  e legni. 
Il tutto, però, senza che si perda il deciso aroma fiorito che è il cuore di questa fragranza, in cui mancano completamente le note di testa.
E questa particolarità la rende calda, avvolgente e importante fin da subito.

Il mio naso non avverte le note di incenso, che invece altri sentono, tanto da  considerare molto simile  il White di Tauer all’ Exultat di Maria Candida Gentile.
Per me, invece  sono diversi.
Non posso, ahimè, fare un confronto polso a polso perché non ho più Exultat. Ma ricordo che l’incenso era il protagonista indiscusso di questa fragranza, come di altre creazioni della sig.ra Gentile. E dopo poco mi sentivo vagamente soffocare e mi lacrimavano, quasi, gli occhi… come mi capitava regolarmente in chiesa, quando veniva fatto oscillare il turibolo.

Nel White di Tauer, invece, sulla mia pelle vengono esaltate le note fiorite prima e poi quelle languide di resine e legni, a creare un’atmosfera un po’ magica.. dove potrebbero fare capolino fate e folletti .. ma anche principi azzurri….dove ti senti al sicuro e protetta dalle brutture del mondo..




E dove pure tu che lo indossi  ti senti un po’ regale.. bellissima.. femminile.. romantica e pronta ad essere baciata dal principe… un po’ come lei..



Va detto che non mi pare abbia la stessa persistenza (quasi indelebile) di altri profumi di Andy. Ma per me questo è un  pregio e non un difetto.

Davvero una bella scoperta questi Penta Chords, per me.
Grande Andy !!

AVERE 40 ANNI ( e anche più..) ..ED ESSERE CONTENTA !

Mi prendo una piccola pausa dai Penta Chords ed apro una parentesi personle.

Aver superato la soglia dei 40 anni (e pure già da un po’ di tempo), porta dei benefici che non sono immediatamente  percepibili, secondo me.
Io li sto scoprendo piano piano..  facendomi largo tra un fitto sottobosco di luoghi comuni.. di pensieri poco costruttivi.. di visioni quasi “apocalittiche” sul decadimento, fisico e psicologico…

Quello che ho capito, con una certa fatica, è che maturare.. invecchiare.. non essere più una ragazzina insomma.. ti rende chiaro che non hai più voglia di perdere tempo, nella tua esistenza !! Ed è una grande scoperta. Di quelle che ti cambiano la vita e che ti fanno riconsiderare tante situazioni e tanti rapporti.

Alla mia età, finalmente scopri che non hai più né la voglia né le energie da destinare in cose e persone che non portano qualcosa di buono e di bello nella tua vita.
Hai, semplicemente, di meglio da fare ...hai da vivere bene !!

Il tempo diventa un bene sempre più prezioso, da dividere tra il lavoro (che a questa età può essere molto impegnativo,perché sei troppo giovane per pensare alla pensione..e  troppo anziana per  non essere considerata un’esperta e, quindi, chiamata a risolvere… ), la famiglia ( che siano i figli o i genitori ad impegnarti, hai un’età in cui qualcuno conta di certo su di te ..) e la salute (perché 40 anni non sono 20 e qualche  magagna salta fuori o, se non salta fuori, è bene lavorare di prevenzione.. ).

Ne rimane poco, di tempo, per fare altro.
E allora questo “altro”, deve essere qualcosa di qualità che mi faccia  sentire meglio.. che mi regali un sorriso.. un momento speciale.. un’esperienza che mi arricchisca o mi diverta..

Per cui ho iniziato a dire “BASTA!” ai rapporti con persone che non comprendo, che non si esprimono o  si esprimono in modo contraddittorio… persone che non so cosa pensano o cosa si aspettano da me…persone che mi parlano solo di se stesse, dei loro problemi, delle loro rogne..senza mai chiedere a me (!) come sto.. persone che non condividono nulla di quello che mi riguarda, non si interessano di quello che  per me è importante.. persone che non mi cercano se non quando  hanno bisogno di qualcosa.. persone che mi danno per scontata  nelle loro vite, anche se loro non fanno nulla per dimostrarmi il loro affetto.

E ho iniziato a dire “BASTA!” anche a quelle situazioni in cui mi trovavo per abitudine.. per quieto vivere.. per pigrizia.. per..bho… non lo so neanche io il motivo per cui ho continuato a fare, per anni, cose che non mi andava di fare..

Aver superato i 40 anni mi ha fatto capire che voglio il meglio per me stessa.
E che devo essere io la prima  a  cambiare atteggiamento verso me stessa e darmi il meglio  io stessa, in  primis.
Per lungo tempo ho avuto il timore di essere troppo drastica, nel non voler coltivare un rapporto con una persona, anche quando mi squillavano nella testa vari campanellini d’allarme..
Ho avuto paura di essere troppo esigente.. troppo rigida…  e ho cercato di scendere a dei compromessi (seppure minimi) con  il mio istinto e i miei desideri…
E me ne sono sempre pentita, col senno  di poi.. 
Ho portato avanti degli impegni presi (ovviamente non in ambito professionale), anche se mi ero resa conto che mi stavano dando solo noie e fastidi e nessuna gioia, solo per  il timore che alcune persone ci restassero male, da una mia defezione.

In tutto ciò, la domanda che oggi mi pongo è: ma io dov’ero??
Non so dove fossi prima.. ma so per  certo che ora sono qua, a vivere nel momento presente.
E, anche grazie ad una chiacchierata con un’amica, l’altra sera, mi è diventato tutto ancora più chiaro (e la ringrazio di cuore, perché, con il suo modo molto diretto, mi ha dato la “svegliata” finale che ancora mi mancava): alla mia età non ho più  quel bisogno, che di certo avevo quando ero più giovane, di circondarmi di persone che non meritano la mia attenzione e il mio affetto, pur di non stare da sola..pur di non deludere  qualcuno..
Né ho più bisogno di dedicarmi a delle attività che non mi appassionano, pur di fare qualcosa in compagnia.. o qualcosa di potenzialmente utile (ma che io detesto fare.. ) ..

Questa  acquisita consapevolezza mi sta facendo sentire libera





Libera di vivere solo ciò che voglio vivere (nei limiti delle scelte che  spettano a me).
Libera di essere me stessa e di fare solo ciò che reputo un bene per me, anche se controcorrente
Libera di mandare a quel paese una persona che non mi faccia sentire  speciale
Libera di dire “ No, grazie” senza il timore di perdere qualcosa o qualcuno
Libera di non incassare un colpo da qualcuno, per motivi di opportunità

E, in questo quadro, come potrebbero non rientrare i miei adorati Aromi ?
Oggi sento di poter vivere questa mia passione nella maniera a me più congeniale, anche se non ho (ancora) fatto degli studi tecnici specifici sulla materia, anche se  il mio modo di vivere un profumo è diverso da come lo vivono altri, anche se  non sempre uso i termini più appropriati per descrivere una fragranza.. anche se ..anche se...anche se..

Libera di essere una............... Lavandallegra



 

I PENTA CHORD by Andy Tauer : AUBURN - 1) -

In  questa domenica di luglio sembra, quasi, di essere in novembre.. 
Il cielo è coperto  da spesse nubi scure.. piove da tutta la notte.. c'è un vento non insignificante.. e fa decisamente freddo per la stagione !!

Quale momento migliore per  ri-testare a mente lucida e a naso riposato,  una delle ultime creazioni del simpatico Andy  Tauer ?
Ammiro incondizionatamente il lavoro di Andy e  lo ritengo un vero artista. 
Le sue creazioni profumate sono originali, innovative, spesso di difficile comprensione.. di certo dei lavori "artigianali" nel senso più nobile del termine..dato che non è un mistero come Andy abbia iniziato a creare da solo e come, più o meno ancora da solo, continui a farlo ancora oggi, anche se ha raggiunto  fama e successo.
Non sono, però, delle fragranze che io riesco a portare con disinvoltura e, anzi, direi che non le porto proprio, perchè troppo pesanti per me, troppo persistenti, troppo "infuocate".. 
Da sempre, infatti, trovo che le creazioni di Andy abbiano dentro  di loro una sorta di "fuoco" che, a contatto con la pelle, inizia ad ardere.. dando vita a delle sinergie incredibili che trasformano la fragranza e la rendono unica su chi la sta indossando.  Un "fuoco" che, sulla mia pelle, non  crea, ahimè, una sinergia piacevole per il  mio naso...

Non mi aspettavo, quindi, di trovarmi davanti ad una sensazione diversa, con queste 3 nuove creazioni di 5 note, di cui già in tanti hanno parlato. 
Inoltre avevo già letto che, secondo molte persone che le  hanno annusate prima di me, con questi 3 nuovi profumi Andy non ha creato nulla di nuovo e che, anzi, siamo distanti anni luce dai suoi capolavori, per lo meno relativamente a persistenza e potenza olfattiva.

Ecco...la bellezza e la magia di un profumo è anche questa : restare sorpresi ed ammaliati di come, invece, per te le sensazioni possono essere diverse e di come tu possa emozionarti  per una fragranza che  ad altri non ha detto nulla..

A me è successo con AUBURN, il primo dei 3 Penta Chord che ho provato e studiato a lungo per comprenderlo a fondo. 
E sono la prima ad essere sorpresa.

Auburn non doveva essere un profumo che mi piace... non  è composto delle note che io amo e che  porto bene, perchè mi completano.. 
Auburn doveva respingermi  sia per la composizione che per la potenza.. 
Invece mi piace. E pure parecchio.

Gli agrumi  fanno discretamente capolino in apertura, ma sono agrumi delicati che non irrompono sulla scena in modo impetuoso e squillante. Sono gli agrumi che sentiamo in dicembre, ammorbiti da spezie e legni, piuttosto che quelli, ricchi e  maturi che aspettano ancora di essere raccolti...
Mi  fanno pensare ad un pout pourri di arance e spezie.. magari anche con l'aroma di un dolce nel forno.. Ed è una bella sensazione 
( Immagine tratta da : http://static.blogo.it/benessereblog/speziemiste.jpg)

Dopo l'apertura morbida, arrivano le spezie :  Andy dice di aver usato il cardamomo, ma io non lo riesco a scindere dal tabacco che percepisco, invece,  piuttosto distintamente. 
Il risultato che si crea sulla mia pelle in questa fase dell'evoluzione è qualcosa di  mielato (in piramide il miele non c'è..ma io lo sento ), che mi comunica una sensazione di calore.. di conforto...di protezione..Sono al caldo e al sicuro.
E sono felice come una bambina, la mattina del 25 Dicembre !


(Immagine tratta da :http://www.evoluzionefamiglia.it)

Nella parte finale del profumo sento molto bene la nota di legno di sandalo, molto cremosa e seducente,  che trasforma la fragranza in un aroma più  languido, pur restando una composizione decisa..forte.. unica ..

Viene fuori anche una nota un po' metallica che, lì per lì, mi infastidisce un po'... Ma poi mi abituo e mi rendo conto di trovarmi sotto il naso una creazione moderna, particolare ed unica ( a me non ricorda altre creazioni di Andy)..direi dirompente..  perchè ha messo assieme spezie e legni ( accordo noto ed arcinoto) in un modo nuovo, più aggressivo per certi versi, in cui si sente la mano "pesante" di Andy, ma più sensuale per altri.. 

E l'immagine finale che mi viene in mente, per rappresentare questo profumo è  Il Bacio di G. Klimt.. un'opera unica e bellissima



 ( Immagine tratta da :http://t2.gstatic.com)

Penso che Auburn sarà il primo profumo di Andy che, seppur a piccole dosi ( perchè su di me è molto persistente e con una bellissima proiezione), porterò con gran piacere.

PROFUMO DI ERBA TAGLIATA ...cercasi disperatamente ...!

A volte mi capita di essere letteralmente investita da un aroma..un odore.. 
Mi pare di vederlo, quasi, che galleggia nell'aria.. sottile ed etereo..eppure potente.. E mi provoca  un'emozione  inaspettata che mi fa venire la pelle d'oca.. e mi fa correre un brividino lungo la schiena..

( Immagine tratta da :http://www.extrait.it/wp-content/uploads/2009/08/Smoke-Scent.jpg)

A voi succede mai ? O sono  io l'unica "strana"..??

Un aroma di qualche fiore portato dal vento... un'aiuola nascosta dietro il muro di una casa.. un albero in fiore di cui non mi ero accorta prima.. 
Ma anche  certi aromi che sento entrando in alcuni negozi...  ad esempio gli aromi dei vari the o delle spezie.. o l'incenso che brucia in  qualche piccolo negozietto etnico e che si sente fin in strada.. 
Oppure l'aroma del pane appena sfornato.. che  mi avvolge  quando passo sul retro di qualche forno..  in pieno centro....

Oggi, invece, in una giornata fredda, ventosa e con degli acquazzoni che si sono susseguiti a breve distanza, qui al mare,  ho sentito  quell'odore che a me evoca sempre l'estate : l'aroma del fieno misto a erba, tagliati da poco !!

Mi sono voltata verso la laguna e ho visto un paesaggio simile a questo :
( Immagine tratta da : http://static.flickr.com)


Fino alla scorsa settimana, in quello stesso punto c'era un "mare" di erba, fieno e papaveri....che era il simbolo stesso di questa stagione.. bellissimo !! 


( Immagine tratta da :http://t2.gstatic.com)


L'aroma tipicamente estivo  di erba bagnata, misto ai sentori dei fiori selvatici che crescono assieme nello stesso campo....  che a me ricorda le mie estati da ragazzina in montagna..  e mi fa subito sentire bene... in armonia con il Creato.. in pace con il mondo..
E' una sensazione che  aspetto con ansia durante i lunghi mesi freddi invernali..e me la pregusto con gioia.. poter stare all'aria aperta.. baciata dal sole.. a piedi nudi a contatto con la Terra....e stordita, quasi, dagli aromi della Natura..

( Immagine tratta da http://files.splinder.com)

E sono anni che cerco un profumo che riproduca questo odore e che mi evochi queste sensazioni.
Molti ne ho provati..ma finora nessuno mi ha dato quello che  sto cercando.

Prima di dirvi quelli che ho già testato, per non influenzare nessuno, mi piacerebbe sapere se qualcuno di Voi ha trovato ciò che io sto cercando.. in una bottiglia di vetro.

Attendo i Vostri suggerimenti e le Vostre sensazioni, se Vi fa piacere !








PROFUMI SBAGLIATI (per me)

Sto cercando di mettere un po’ in ordine la mia “Libreria degli Aromi”, ossia uno spazio dedicato alle mie fragranze, in una stanza della casa.
Ma mi sono resa conto che è un’impresa quasi impossibile.. sbucano boccette, boccettine, decants, scatole e bottiglie più grandi da ogni mensola..da ogni angolo..persino dai cassetti e dall’armadio..
Sono tante.. tantissime..  Sono decisamente troppe, dato che non sono una collezionista e che i profumi li compro per indossarli.

E rovista di qua e sposta di là.. ho scovato delle fragranze che manco mi ricordavo di avere, che credo di non aver mai indossato (o quasi) e che, soprattutto,  non ricordo per quale motivo ho acquistato… cosa ben più  preoccupante..
Fragranze che, riannusate oggi, non mi emozionano ma che, a quanto ricordo, non credo mi abbiano emozionata neanche quando le presi..

E allora cosa mi ha spinta ad acquistarle ?

Forse era la curiosità verso l’ignoto a portarmi a fare degli acquisti che, oggi, non posso che definire, quantomeno, incauti… ?
O era il desiderio di scovare fragranze insolite, profumi noti solo a pochi fortunati mortali, trovati dopo lunghe ed estenuanti peregrinazioni nel web ?
O, ancora, era il desiderio di trovare il “profumo perfetto” per me ?
Era fiducia cieca nel naso creatore, tanto da non voler neanche provare prima la sua ultima fragranza, accordandogli un credito illimitato ?
O, molto meno poeticamente, era il brivido del rischio di un acquisto al buio che mi faceva battere più velocemente il cuore ogni volta che scovavo qualche nuovo aroma da comprare ?
Forse un po’ di tutte le singole motivazioni messe assieme..

Sta di fatto che ora sono la fortunata (?) proprietaria di alcuni profumi che non penso userò mai, perché non sono adatti a me, non mi sento bene con loro..

Questi che, di seguito vado ad elencare sono quelli che mi spiace davvero di non riuscire ad indossare, perchè sono fragranze che reputo valide, nel complesso, ma  che non avrei mai dovuto acquistare.

ME MYSELF & I by Ego Facto
Di certo ero curiosa di conoscere il lavoro di due nasi che non avevo mai sentito nominare prima e, cioè, Giovanna Guichard ed Aurelien Guichard e pure la descrizione che ne lessi, come di un profumo floreale per donne, mi invogliò all’acquisto.
In realtà è una composizione molto insolita e moderna, in cui, però,  ci sento molto poco i fiori. L’apertura è prepotentemente centrata sulla mela verde: vi ricordate lo shampoo Campus, reso famoso da una reclame-tormentone degli anni Ottanta?  Ecco..quell’odore di mela verde è presente pure qui. E se sui capelli, da ragazzina, quale ero negli anni Ottanta, quell’odore poteva piacermi molto, oggi, su pelle.. bhe.. direi che non mi fa impazzire…
Le note centrali dovrebbero essere declinate attorno alla tuberosa (altro richiamo irresistibile, per me), ma io sento solamente una vaniglia un po’ speziata (pure gradevole di per sé)..e nessun fiore..
Per poi concludersi  con delle note di fondo molto pesanti,  piuttosto legnose-boschive, rese un po’ aspre dalla presenza del vetyver.
E’ certamente una fragranza complessa e particolare, con una persistenza notevole e un’evoluzione importante.. un buon profumo !
Ma non per me.. sigh….

EAU D’ITALIE by Eau d’Italie
Di certo è, tra le fragranze del noto brand, quella più portabile, per me, dato che non sono mai riuscita a farmi piacere nessuno di quelli che sono considerati dei loro capolavori.
Paestum Rose (riprovata su pelle sabato pomeriggio) rivela un lato metallico e sgradevolmente aspro sulla mia pelle.
Bois d’Ombrie è un tripudio di maschie note, al mio naso, e anche se so che molte donne lo portano benissimo, io non sono tra quelle.. io sembro un vecchio boscaiolo ubriaco, che è passato pure troppo vicino ad un falò e  ha addosso ha tutto l’odore di fumo delle foglie bruciate..
Eau d’Italie, invece, è una fragranza meno decisa, almeno in apparenza, meno ruvida, in cui riesco a percepire la presenza della tuberosa e della magnolia.
Ma poi, sulla mia pelle, ciò che esce è l’incenso e io non porto bene questa resina, purtroppo, perché la rendo molto acre.  Verso la fine dell’evoluzione mi illudo che la situazione migliori, perché avverto che l’ambra sta cercando di farsi strada e  di rendere la fragranza più  setosa..ma viene bloccata dal vetyver, altra nota che su di me sta proprio male.
Nel complesso, pur essendo un profumo di certo molto ben costruito e con dei momenti in cui, quasi, mi pare di star bene con lui..alla fine non fa per me..

OUTDOOR SHOWER FRESH by Clean
Lessi che era una fragranza fresca, estiva.. qualcosa di frizzante per combattere il caldo afoso.. che doveva darmi l’idea di essere appena uscita dalla doccia !
Potevo resistere ? Ovviamente no.. specie se, poi, nella piramide comparivano anche foglie di violetta e giglio d’acqua!
E, quando lo presi, non erano ancora uscite delle recensioni sul web..
Invece si tratta dell’ennesimo profumo che, su di me, diventa simile alla citronella (credo sia l’effetto del bergamotto sulla mia pelle)..un mixt di agrumi verdi e un po’ rancidi, come se nella doccia ci fosse pure della muffa.
Eppure oggi ho letto anche delle recensioni positive, in cui si parlava di gradevoli note d’acqua.. che su di me non escono neanche per un istante.

PROFUMO DI FUMNE creato da Laura Tonatto con la collaborazione di alcune detenute della Casa Circondariale di Torino, Lorusso e Cutugno.
In questo caso ricordo perfettamente perché comprai questo profumo: mi piace l’iniziativa e  ho voluto dare il mio contributo. E non sono pentita di averlo fatto.
Ma tra il fare un’azione socialmente utile e il mettere addosso il frutto di questo esperimento formativo, che pur continuo ad approvare, bhe.. si apre un oceano..
E’ un profumo che io definisco oscuro.. cupo.. drammatico, perché emana un senso di disperazione che mi toglie il respiro. E non penso si tratti di suggestione, perché il mio naso è autonomo nelle sue emozioni.
Eppure dovrebbe essere un “profumo di donna” (questo il significato in dialetto torinese)… Tutto sta a capire  a quale tipo di donna si rivolge..certa, però, che non si rivolge a me.
Ci sento molto muschio, tanto muschio di quercia marrone scuro, denso, pregno di umidità e di sentori  fungini. E poi sento la presenza potente dell’ambra, che non riesce, però,  ad  addolcire realmente  la creazione, ma la rende solo più corposa.
Dei fiori che leggo esserci in piramide ( tuberosa,  gelsomino, mughetto…) io non ne sento alcuno, pur riconoscendo che è un bel profumo, certamente originale.
Ma non potrei mai indossarlo, perché mi sentirei oppressa dall’angoscia che proverei in un bosco fitto fitto, con un temporale incombente,  la luce che sta sparendo e la potenza degli aromi del luogo che sale dalla terra..
Molto evocativo, da provare

Tutti gli "errori" fatti (e ne ho citati una parte davvero minima, ma sono molti di più), mi avranno fatta rinsavire e diventare più assennata, saggia, prudente e  paziente ???

"Ai posteri l'ardua sentenza"............. 

IL MIO BLOG !

Da un po' di tempo, con  enorme ritardo rispetto  alla massa di persone informaticamente evolute, cosa che io non sono, perchè sono figlia  di un altro tempo (il tempo in cui  ci si mandava delle lettere cartacee  o della cartoline e si usava il telefono di casa per comunicare con gli amici..), sto scoprendo questo mondo dei ...blogger.. 

E mi sto rendendo conto che ci sono davvero tanti.. tantissimi.. innumerevoli ... blog nel web !!! Sono quasi frastornata.. un po' sconcertata.. di certo disorientata.....E mi chiedo : ma io cosa ci faccio qua ??????

( Immagine tratta da :http://t2.gstatic.com)

Vedo che esistono dei blog  sugli argomenti più disparati.. oppure blog che non hanno un argomento specifico.. 
Vedo dei blog che hanno centinaia di lettori fissi.. ed altri che, anche se molto ricchi di articoli interessanti, ne hanno pochissimi...
Vedo blogger che si presentano e parlano di sè..ed altri che mantengono il più stretto riserbo su se stessi.. 
Vedo blog in cui ci sono decine e decine di commenti per ogni post.. ed altri in cui nessuno lascia commenti..  
Vedo dei blog che, nel tempo, sono diventati famosi.. o, per lo meno, noti ad un certo numero di persone, magari in un certo settore; e ne vedo altri assolutamente sconosciuti.

E mi chiedo, in questo panorama, come si "posizioni" il  mio piccolo blog....

Quando ho deciso di aprire questo spazio, volevo avere un posticino tutto mio in cui poter parlare liberamente di profumi, esternare le mie emozioni, chiedere consiglio e confrontarmi con un "uditorio" (non esiste analogo termine per indicare chi legge.. ) potenzialmente più vasto della mia usuale cerchia di amici  "profumosi".. 
Volevo scrivere di me e delle mie sensazioni (profumate e non), perchè esternare  ciò che provo mi fa bene, mi  aiuta a fare chiarezza  e mi permette di  dare sfogo ad una parte della mia creatività...

Oggi, però, guardandomi attorno, non posso fare a meno di chiedermi per quale motivo un blog sia seguito e un altro no.. perchè un blogger sia commentato sempre e  un altro no.. cosa renda un blog meritevole di attenzione...ecc..ecc.

E, pensando a tutte le persone che disquisiscono dottamente di profumi, che sembrano avere le idee molto chiare su cosa vogliono che il loro blog rappresenti.....mi verrebbe, quasi, la voglia di lasciar perdere tutto.. di smettere di parlare di profumi a modo mio.. o di parlare di me, di Mariaelena, e delle sue emozioni, non sempre costruttive, dei suoi dubbi,  ma anche del suo entusiasmo, del suo amore per la Vita.. 

Penso che chi capita qua voglia leggere qsa di dotto, di nuovo, di tecnico, di approfondito sulle fragranze. Laddove io, invece, posso solo fornire  il mio parere e le mie conoscenze dirette (derivanti da sniffo) di centinaia di fragranze.

Sarà sufficiente? O chi passa, e passerà, di qua rimarrà (o è già rimasto) deluso da ciò che legge ?

Oggi ho capito che non mi interessa trovare una risposta a queste domande.

Continuerò a parlare di profumi (essenzialmente di quelli di nicchia perchè sono quelli che conosco meglio e che amo di più) quando e come ne avrò voglia, senza pretendere di dire qualcosa di particolarmente interessante.. o di mai detto prima....ma spinta solo dalle mie emozioni, perchè il profumo vive con me..sempre.  
Nè mi interessa dare un "taglio" preciso a questo spazio, perchè io sono una persona...disordinatamente creativa.. che non segue schemi fissi e che va dove la porta l'onda della Vita.. anche in questa avventura virtuale..

E continuerò anche a parlare di Mariaelena (per gli amici Mary) e della sua vita, strettamente legata, sì,  ai profumi, ma ricca anche di altro.. 

Se i viandanti dell'etere... i cercatori di fragranze.. gli amici di sempre e quelli più recenti.. gli sconosciuti curiosi... gli addetti del settore.. o chiunque altro.. vorrano fermarsi qui.. leggere.. commentare... seguirmi.. ne sarò lieta !

Se no...io continuerò a...ballare sul ritmo delle note profumate.. anche  da sola...

( Immagine tratta da :http://rina14.altervista.org/myl.jpg)

Da CIEL D'AIRAIN by Huitieme Art ..a considerazioni generali...

CIEL D'AIRAIN ovvero CIELO DI BRONZO (secondo il traduttore on line)

Che bel profumo !!!

E' un'ode ad un momento molto particolare dell'estate: siamo in un fruttetto dimenticato sulle rive del lago di Como, a quanto dice il suo creatore.
Ma, prima ancora di leggere cosa avesse  in mente Pierre quando lo ha creato, io mi ero subito figurata uno scorcio di campagna, con  un orto rigoglioso, ricco di frutta non ancora matura e che conserva, quindi, un po' del suo sentore " verde"
(Immagine tratta da :http://www.guida-giardinaggio.info)
E poi il tipico profumo che si sente nell'aria quando sappiamo che sta per venir giù il diluvio..un aroma difficile da descrivere..eppure così presente nel ns naso..quando l'aria profuma di pioggia.. prima che si scateni il  temporale tanto agognato !!!

Immagine tratta da :http://4.bp.blogspot.com)
 
Una fragranza limpida e  chiara..Direi che nella sua semplicità ( più apparente che reale) sta il suo valore. Una compagnia discreta eppure presente, che  ha il dono di rinfrescare e di ritemprare,  proprio come, nella calura estiva, riesce a  fare un temporale, che il " cielo di bronzo"  preannuncia..

In questo profumo non c'è  la pera matura, che spesso rende la fragranza dolciastra e caramellosa. Qui ci troviamo  davanti ad aromi che arrivano dall'albero del Pero e dai rami dell'Ulivo e che danno a questa creazione un tocco legnoso, anche se lieve e gradevole, molto elegante.  
E poi c'è l'ambra grigia, a dare rotondità e un pizzico di sensualità al profumo.

Una creazione originale, un fruttato-legnoso  davvero particolare e suggestivo, in cui il tocco magico di Pierre si sente, specie nella persistenza (che non è eccelsa) e nella  sua usuale "pennellata sofisticata", che risultano essere  un po' i tratti caratteristici di questo artista, a mio parere, e che io trovo entrambi  molto apprezzabili, specie per un profumo estivo.

E avere tra la mani la boccetta di questo bellissimo profumo, mi ha fatto ricordare che, negli ultimi mesi,  ho letto varie discussioni, che animano  il web,  in cui ci si  lamenta di un'eccessiva quantità di nuove uscite profumate sul mercato.Discussioni in cui si rimpiage i tempo in cui un maestro profumiere o una Maison sfornavano pochi pezzi all'anno.                                                                                                          Quelli erano capolavori senza tempo, si dice, mentre di tutti i nuovi lanci sul mercato di oggi, si salva ben poco .
I vari  Guillame, per l'appunto, ma anche Tauer, la di Orio, per non parlare di Montale, o dello stesso maestro Lutens, a quanto si legge,  sfornano troppe linee nuove e/o tropppe nuove fragranze e questo incide sulla qualità delle  creazioni .
 A volte tali discussioni sono anche precedenti all'uscita di una nuova linea o di una nuova fragranza, per cui sono proprio discussioni di principio sul tema quantità e saturazione.

Non ho mai preso una posizione netta sul tema  e non intendo farlo neanche ora. Perchè ho troppe domande, ancora senza risposte certe,  che mi girano per la testa.
L'unica cosa di cui sono  sicura  è che,  per qualsiasi cosa che abbia un profumo, io  prima la annuso e  poi, eventualmente, esprimo il mio parere, ma sempre e solo su di una singola fragranza.

Gli interrogativi più semplici che mi pongo sono :

la  quantità è davvero sempre nemica della qualità ? ;

un naso sforna nuovi profumi sempre e solo per esigenze di business  ? ;

si sta perdendo veramente di vista quella che  è (o dovrebbe essere, per alcuni)  la nota distintiva della profumeria artistica e, cioè,  l'esclusività, in tutti i sensi, del prodotto ? 

Domande che vanno ben  oltre il mondo degli appassionati, come me, per entrare in un ambito specifico (nel personale del naso.. nel marketing.. negli accordi con i distributori.. )  che non conosco a sufficienza.  Mi limito, quindi, a fare delle riflessioni di carattere generale.

 Non sono sicura che, sempre e comunque, quantità significhi scarso pregio.Secondo me, dipende da chi crea, dipende da che materie prime usa, dipende da cosa vuole dire....da quello che ha da trasmettere agli altri... e da quanto riesce a comunicare.. dipende da quanto bravo è colui che crea !
Pierre Guillame è  un esempio di come, secondo me, quantità non significhi necessariamente  mancanza di qualità. La sua linea nuova, per l'appunto, è stata piuttosto "bistratta", fin dagli albori, perchè ha messo sul mercato troppe fragranze tutte assieme, facendo perdere di specificità ogni singolo profumo, che andava a perdersi  tra tutti gli altri, perchè non è stata portatrice di innovazioni di rilievo, mancando di originalità  e di guizzi creativi  degni di grande attenzione. Secondo molti, in definitiva, non  era necessario crearla.

Innanzittuto mi viene da dire che nessuno di noi è Pierre  e quindi nessuno di noi conosce davvero  le motivazioni che lo hanno spinto a creare una nuova linea..nonostante si sia scritto parecchio al riguardo. E poi, quali che siano  le decisioni prese da Pierre, in fondo non credo ci riguardino, nel senso che reputo che il nostro ruolo, di consumatori, di appassionati, di amanti del profumo...addirittura di esperti (alcuni di noi ), sia quello, appunto, di provare.. annusare.. e poi decretare se ci piace o non ci piace ciò che abbiamo annusato..e di spingerci a dire se il prodotto è  un prodotto di qualità, alla luce delle nostre conoscenze ed esperienze nel settore. 
Il nostro compito non è, dunque, a parer mio,  quello di giudicare le scelte di un'altra persona, spesso prima ancora di aver  annusato le nuove creazioni.
Personalmente mi sono presa la briga  di annusarle tutte, le fragranze di questa Huitieme Art e di certo non mi aspettavo di  emozionarmi per ognuna di loro. Infatti alcune non mi hanno parlato.. non hanno toccato alcuna corda del mio intimo.. ma altre, invece, sì !!
A cominciare con la fragranza nel titolo e a seguire con NAIVIRIS, un iris polveroso  e secco al punto giusto, senza, però,  alcun effetto "borotalco", tipico di molte fragranze declinate su questa nota. Un iris davvero notevole che val la pena provare con calma.

Il fuoco che brucia nell'animo di un artista, di una persona che ha un dono e che lo deve esternare ( e io credo che i nasi  degni di tale nome siano, almeno un po', degli artisti !)  potrebbe essere indomabile.. anzi.. eccellenti esempi storici dicono che è indomabile..      Per cui, forse, il creatore prolifico non può fare a meno di creare, per placare  i suoi tormenti interiori. 
Oppure forse sta seguendo un suo percorso di sperimentazioni.. o è ancora alla ricerca di creare qualcosa che lo soddisfi pienamente, che lo faccia sentire soddisfatto..
Tutto ciò per dire che io non so cosa passi per l'animo di Pierre, nè di qualsiasi altro artista. Però... nel mio piccolissimo universo personale..  anch'io posseggo una certa dose di creatività, in vari ambiti, e  so che quando ho voglia di creare qualcosa ( che sia un intruglietto  profumato.. un  quadro a punto croce.. un oggetto in pasta di sale.. un piatto nuovo.. una pettinatura elaborata... ) lo devo creare. Punto. Non ha importanza quando.. come.. perchè.. io so che creerò quello che ho in testa.. 
                                           
E, da consumatrice entusiasta e da persona sempre curiosa verso ogni nuova cosa che profumi,  io non posso  che essere felice se un naso/un brand mi  offre la possibilità di annusare più fragranze !! Il che non significa che mi piacciano tutte ..... Ma io adoro poter scegliere e anche poter cambiare fragranza  con estrema frequenza.

E fino  a qui credo di aver sviscerato il mio pensiero in merito alle prime due domande che  mi pongo. Mi rimane la terza.. che per me è spinosa.
Non riesco a concepire l'idea che l' Arte (in qualsiasi forma essa si manifesti) debba essere considerata retaggio di un pubblico ristretto.  E ciò fa parte delle mie convinzioni di fondo,  di quelle che investono tutti gli aspetti della vita e  certamente non solo i profumi.  Non ho mai sopportato i circoli ristretti, gli ambienti elitari... dove tutti parlano di Arte.... con la convinzione che solo chi è lì dentro, in quel contesto, possa dire qsa di interessante, mentre fuori sono tutti delle capre ignoranti. 
E con il profumo non faccio differenze : per me tutti hanno il diritto di annusare tutto, profumi commerciali,  artistici, di nicchia, erboristici.. perchè tutti hanno il diritto di emozionarsi   e tutti sono in grado di farlo, pur senza comprendere a fondo, in certi casi,  cosa stiano annusando.


Il rischio che una maggiore produzione porti con sè una minore attenzione del naso alle singole creazioni suppongo sussista realmente.
Personalmente, però, sono disposta a correre il rischio : preferisco annusare di più,  certa che, tra tante uscite, troverò qualcosa che mi emozioni, piuttosto che annusare poche cose e non trovare nulla che faccia per me.

NON SOLO PROFUMI

Oggi non è mia intenzione parlare di profumi.

Certamente questo blog ha un’impronta nettamente profumata, ma è, prima di tutto, uno spazio mio, in cui poter scrivere ciò che mi passa per la testa e ciò che ho nel cuore.  Con la speranza.. o forse la presunzione.. che ciò che scrivo (e che deriva sempre dalle mie esperienze di vita) possa  fornire uno spunto di riflessione e di dialogo con chi mi legge..

Gli ultimi 9 mesi della mia vita sono stati tra i più impegnativi  che ho vissuto. Ho rivoluzionato la mia vita, buttato alle ortiche anni di tranquille abitudini e di consolidate conoscenze… ho rinunciato alla sicurezza del noto per l’ignoto.

Dopo 15 anni, ho accettato di cambiare lavoro, di andare in un’altra azienda, di imparare un mestiere che non conoscevo, di relazionarmi con persone diverse..
In sintesi.. ho scelto di ricominciare tutto da capo.. a 40 anni !!
Ho iniziato a spostarmi dalla mia città, per lavoro, anche senza poter programmare con congruo anticipo la trasferta…ho dovuto imparare a buttarmi nelle cose, anche se sotto non sempre c’è una rete a sostenermi…ho iniziato ad apprezzare davvero i piccoli piaceri che, forse troppo spesso, davo per scontati: dalla doccia della camera d’albergo che funziona bene…ad una cena sana e gustosa in un ristorante.. ad un materasso comodo o anche ad un gesto cortese di un collega a cui sto di certo rompendo le scatole con le mie indagini..
E ho scoperto di essere più forte di quanto pensassi. Più coraggiosa di quello che  credevo.  Più propensa al cambiamento di quanto mai avrei immaginato. E con un equilibrio personale che reputavo molto meno stabile di quello che, invece, è.

Ma il cambiamento nella sfera professionale ha comportato, necessariamente, anche un cambiamento nella sfera personale, perché ho scoperto, con una stretta al cuore, che alcune persone che io consideravo amiche, non hanno saputo o voluto mantenere vivo  il rapporto con me, nella mia nuova vita. E altre persone, dalle quali mi aspettavo consigli ed incoraggiamento, non sono state in grado o non hanno saputo trovare il tempo e il modo per fornirmelo..
Sono stata, pertanto, obbligata a rivedere parecchie relazioni che, evidentemente, non  poggiavano su una solida base di affetto  reciproco  ma solo sull' abitudine  e, nel contempo, ho dovuto guardare  le persone attorno a me con occhio più  attento e consapevole….e non sempre mi è piaciuto ciò che ho visto..
Ci sono stati lunghi momenti in cui mi sono sentita completamente sola, senza poter condividere con nessuno le ansie e le preoccupazioni che il nuovo lavoro mi suscitava..ma anche senza poter gioire con qualcuno dei piccoli successi che, pian pianino, iniziavo a realizzare.. 

Eppure.. nonostante la fatica.. il senso di smarrimento.. la delusione.. i ritmi di lavoro diversi (e per certi aspetti allucinanti) …la perdita delle mie certezze..   sono andata avanti.. !!! E oggi posso dire di essere contenta di tutto quello che ho vissuto e che sto vivendo, da  9 mesi a questa parte, perché  ho scoperto aspetti nuovi di me stessa e un nuovo modo  di affrontare le giornate.

In questi mesi ho compreso appieno il significato del “vivere qui e ora”: ogni giornata mi proponeva (e continua a propormi) nuove sfide, nuovi incontri, nuovi problemi da risolvere, nuovi impegni a cui far fronte.. Programmare qualcosa è quasi impossibile, se non per grandi linee, come  impossibile è sapere veramente cosa scoprirò con le mie indagini,  come saranno le persone da cui andrò a svolgere il mio lavoro..
E, sorprendentemente, mi scopro ad essere serena in questa situazione.
Da quando ho scelto, parecchi anni fa, ormai, di vivere in armonia con me stessa e con il Creato, ho sempre saputo che l'equilibrio è alla base del benessere fisico e mentale.
Ma non mi era perfettamente chiaro, finora, cosa significasse, in concreto, questa affermazione.  Oggi mi sembra di averlo capito un po’ di più e sono grata alla Vita che mi ha permesso di arrivare a queste considerazioni.

Ho capito che, per crescere, per fare dei passi significativi lungo il proprio sentiero della Vita,  si deve abbandonare la propria “zona” confortevole ed aprirsi verso l'ignoto, il nuovo.. guardare oltre ciò che conosciamo e avere il coraggio di superare i vecchi confini di ciò che conosciamo.
Ho compreso che solo avendo cura di se stessi si può trovare la forza di affrontare ciò che la vita ci mette davanti: curare la propria interiorità, assieme all’esteriorità,  garantisce quell’armonia che è necessaria per non  perdersi nelle onde della Vita… Quindi coltivare una passione, un hobby, o qualsiasi cosa ci faccia stare bene.. è fondamentale per non perdere di vista chi siamo realmente.
Prendersi cura del proprio corpo con amore, anziché con occhio  iper-critico, aiuta a mantenerlo in salute e a farci sentire più forti, più pronti ad affrontare le sfide…
Ho capito che devo contare su me stessa, e non sugli altri, nel momento della difficoltà. Ma non perché gli altri non siano importanti o utili.  Bensì perché solo io posso sapere, veramente, cos’è meglio per me.. quindi come agire.. quando agire.. se agire.. E perché dentro di me ci sono forze, ancora per lo più inesplorate, che solo io posso tirar fuori  e permettermi, in tal modo, di raggiungere orizzonti che neanche immagino.

Tutto questo, per me, significa vivere con equilibrio.

E aver capito tutto quello che ho capito, aver vissuto quello che ho vissuto in questi 9 mesi (non a caso sembra proprio il periodo di una gestazione… !) mi permette, oggi, di dare alla luce una  fase nuova della mia vita.. un’altra ancora.. sì..questa volta nella sfera personale !
Oggi sono pronta a tagliare sul serio i “rami secchi” del mio albero della Vita, a lasciare andare persone che non sono più destinate a camminare assieme a me, senza rancore.. senza troppa sofferenza.. senza paura.. Ho dato Amore  a queste persone e l’ Amore non  va mai sprecato, per cui non rimpiango nulla.

Ma oggi è giusto che io guardi avanti, voglio guardare avanti, voglio vivere in modo nuovo, facendo di me stessa il centro del mio benessere,  mettendo a frutto tutto quello che ho imparato  finora..
E voglio anche imparare altro.. scoprire cose nuove..cimentarmi in altri ambiti.. e, perché no ?, magari anche trovare il modo di fare della mia passione anche il mio lavoro.. 
Oggi sono consapevole che le cose che posso fare sono tante.. e voglio scoprire quali sono..

E, giusto per non lasciare fuori i miei adorati Aromi, da queste considerazioni, loro mi seguiranno in questa nuova vita, ovviamente.
E pure le mie preferenze aromatiche sono cambiate, in questi ultimi mesi: io che adoravo le “bombazze” persistenti e potenti, mi sono decisamente orientata verso fragranze più delicate, più intimistiche..se mi si passa il termine.
Forse non sento più il bisogno di proteggermi con un potente scudo profumato, come facevo prima..
Oggi sono più centrata su me stessa e, quindi, mi è sufficiente che il mio profumo lo possa sentire io e trarne beneficio per me stessa solamente.

Oggi riparto da me stessa.