Ognuno di noi ha delle preferenze..ed è normale che sia così, a mio avviso.
Invece ci affanniamo, a volte, a negare questa semplice verità...perchè convinti, magari anche in perfetta buona fede, di essere davvero imparziali ed oggettivi nel dare il nostro parere su qualcosa o su qualcuno.
Bhe.. io non ho problemi, invece, a dire che le mie opinioni su di un brand o su di un Naso sono, spesso, dedatte dalla empatia o simpatia che quel brand/Naso mi ispira o non mi ispira, a volte solo a pelle, a volte perchè ho avuto la fortuna/sfortuna di poter conoscere di persona il Naso, ad esempio.
Bene..Laboratorio Olfattivo è proprio uno di quei brand verso cui provo simpatia e che mi piace, in generale e al di là delle singole fragranze (alcune le amo molto.. altre meno.. ) e mi fa sempre piacere parlare delle fragranze di questo brand.
Assodato, quindi, che il mio positivo parere sull'intero brand è "viziato" dalle mie emozioni, mi rendo conto, tuttavia, che non sempre ci troviamo davanti a dei capolavori della profumeria. Ma non me ne importa nulla.
Ho amato e amo tuttora Alambar, l'ambra lievemente cioccolatosa che ho sempre definito "oro liquido".
Ho amato ed amo lo splendido Decou-vert (ne trovate una recensione dettagliata all'interno del blog), una fragranza acquatico-fiorita che mi trasporta in un'altra dimensione.
Ho trovato, invece, un po' banale e poco interessante Salina, forse perchè non amo questo genere di fragranze, i profumi marino-ozonati che dir si voglia, e questa non fa eccezione..
Non ricodo perfettamente due delle prime fragranze del brand, Alkemi e Cozumel, ma ricordo bene che sono due belle creazioni declinate al maschile, legnose e calde di resine, con un tocco speziato il secondo e una bella presenza d'incenso nel primo.
Splendido il Daimiris, un iris con un tocco di zafferano che lo rende particolarissimo.
Ma veniamo alle fragranze più recenti: KASHNOIR e PATCHOULIFUL
Per entrambe le fragranze, mi piace il Naso che le ha composte, quella Cécile Zarokian che ha creato alcune fragranze davvero intetessanti, tipo Tango by Masque (che dovrà essere mio, prima o poi), Nuit Andalouse by MDCI Parfums (non del tutto nelle mie corde, ma una composizione complessa e ricca), Epic Woman per Amouage...
Direi, quindi, che è già una Signora Profumiera, nonostante la sua giovane età!
Immagine tratta da Fragrantica.com
Ma oggi voglio parlare solo dell'ultimo nato, Patchouliful, perchè ho un rapporto conflittuale con questa nota e non mi riesce facile nè amarla, nè indossarla e la trovo molto più adatta alla pelle maschile che alla mia.
In questo suo lavoro, però, la Cècile è riuscita a dare a questa nota terrosa e cupa, una luminosità sorprendente !!
E' un patch che non evoca boschi pregni di pioggia e di foglie bruciate.. nè buie notti popolate da strane presenze (in stile Halloween.. dato che ci siamo vicini..).. Ma non rimanda nemmeno alle particolari e suggestive atmosfere degli anni Settanta e delle comunità Hippy..
Patchouliful è un patch fiorito.. ma non troppo.
Per cui c'è il bosco.. c'è l'atmosfera particolare, quasi un po' fiabesca che a me evoca sempre il patch.. ma c'è anche tanta luce.. magia.. fiori..
Dopo un'apertura un filino troppo speziata per i miei gusti (direi di chiodi di garofano), avverto.. più che sentire davvero... una presenza di fiori importanti.. direi iris, per la polverosità che percepisco, e poi qualche fiore bianco, di quelli potenti e narcotici.. che rimandano ad odori esotici.
La parte centrale della fragranza è quella che preferisco, ovviamente, e che mi fa dire che posso portare anch'io questa creazione.
Ma nel fondo, specialmente, rimane una fragranze tosta, secca e legata alla terra. Ci sento del galbano e del vetyver, adagiati su una base muschiata.
Un lavoro equilibrato ed elegante, in cui si sente tutta la maestria di questa giovane Naso che ha già dimostrato così tanto talento.
E, soprattutto, un'interpretazione nuova ed originale del patchouli.