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TRIESTE, Italy
Pratico l'aromaterapia e amo tutti i profumi. Divoratrice di libri,adoro cantare e viaggiare. Vorrei saper cucinare bene...

IL MIO VIAGGIO NEI "PROFUMI DEL FORTE" - 7° puntata -

Questa fragranza non l'ho scelta a caso, perchè siccome avverto ancora tanto caldo, viste le temperature troppo primaverili che abbiamo qui da me, ho scelto una fragranza che, dal nome, di certo non poteva essere calda e pesante.
 


PRIMA RUGIADA
                                                                                                        Foto fornite dall'azienda
  
E infatti non è un profumo dalle atmosfere autunnali e pre-natalizie: verdissimo e lievemente aromatico.. Queste sono le prime sensazioni che mi trasmette da sample.
 
Ammetto che  ci sono delle note olfattive con le quali non ho un bel rapporto, sia per gusto personale, che per come la mia pelle le rende/trasforma. E il galbano è una di queste materie prime difficili, per me.
Per cui l'apertuta di Prima Rugiada mi intimoriva un po' e temevo fosse un bell' impegno per il mio naso: galbano.. galbano.. e ancora galbano.. unito ad un limone poderoso e cremoso. Un'esplosione di verde freschezza, come un acquazzone estivo che arriva dopo giorni e giorni di afa e temperature torride.. sensazione inebriante e che ti dona un piacevolissimo refrigerio.
                                                                                                 Immagine da: www.gopixpic.com

Un'apertura molto bella e particolare, a dispetto dei miei timori sul galbano.
 
E, stranamente, mi trovo, invece,  ad essere piuttosto perplessa durante l'evoluzione della fragranza, quando si dipana e si espande un cuore fiorito e morbido, ricco di aldeidi che lo rendono quasi soffice all'inizio..
Ma troppo velocemente, per me, si trasforma in qualcosa di più torbido..come se tutti questi fiori carichi (mughetto..gelsomino.. rosa.. fresia..) e al massimo splendore della loro fioritura, fossero repentinamente appassiti.
La nota acquatica che avverto nel cuore della fragranza è più simile, al mio naso, all'acqua di uno stagno in cui  sono caduti dei fiori e lì sono rimasti, piuttosto che alla pioggia estiva che, forse, si voleva ricreare e che io avverto solo in apertura.
 
                                                Immagine da: it.dreamstime.com

La fragranza non diventa sgradevole ma solo troppo carica (e con un lieve accenno amarognolo), per i miei gusti. Ed è un'evoluzione che non mi aspettavo e che non mi fa impazzire.
Il fondo è, pure lui, deciso e parecchio legnoso: una buona dose di vetyver unita al legno di cedro e  di gaiac che rendono la fragranza molto  umida e terrosa.. forse un po' troppo, rispetto all'apertura luminosa e fresca.

Ma penso sia un effetto assolutamente voluto: ancora una fragranza ricca di contrasti..di luci e di ombre....

                                                               Immagine da: www.budoblog.it


Sicuramente un profumo originale ed interessante, ma non tra i miei preferiti.
 

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