Ho
aperto questo micro-spazio virtuale con l’intento di usarlo per parlare di
profumi. Volevo
condividere con altre persone questa passione, dire la mia opinione, esprimere
le mie sensazioni e, perché no ?, anche chiedere consigli a chiunque avesse
avuto voglia di leggere, scoprire cose nuove da chi avesse voluto postare il proprio commento…
Non
ho mai pensato di usarlo per parlare di argomenti più personali e, se qualche
volta è accaduto, si è trattato, per lo più, di considerazioni che comunque
approdavano al profumo ( ad es: come un periodo cupo potesse far passare la
voglia di sperimentare nuove emozioni olfattive o come togliesse la voglia di
profumarsi tout court, per non incorrere nel rischio di associare quella
fragranza a quel brutto momento.. ).
Però,
alla fin fine, questo spazio è mio e non c’è alcuna leggi che mi vieti di
parlare anche di altri argomenti o di espandere un po’ il discorso profumi.
E
in questa giornata di freddo polare, con una Bora che impedisce, quasi, di
uscire di casa, unita ad una temperatura abbondantemente sotto zero, mi pare il
momento ideale per affrontare un discorso diverso e, per certi aspetti, un po’ spinoso.
Immagine da:http://bora.la/wp-content/uploads/2009/12/neve-a-Trieste.jpg
Mi
sono resa conto, di recente, di aver commesso dei pesanti errori di
valutazione. E questo mi ha portata a riflettere…
Non
c’è nulla di particolarmente interessante, in un errore di valutazione, capita
a tutti, prima o poi, anche a chi è ben
più scaltro e più diffidente di me.
Ciò
che può essere interessante capire, per me,
partendo da questo “errore” (ma
non sono neanche certa che lo si possa definire tale), è il rapporto con il
mondo virtuale, con la Rete in tutte le sue manifestazioni.
Io
sono una della .. “vecchia scuola”.. per
cui sono stata per lungo tempo piuttosto diffidente verso questo mondo.
Io
sono della scuola di quelli che per incontrarsi si telefonavano a casa… di
quelli che, in vacanza, spedivano cartoline vere.. di quelli che volevano
risolvere ogni tipo di contrasto o problema guardando negli occhi l’altra
persona….di quelli che ritenevano che essere amici volesse dire condividere qualcosa in concreto,
fare realmente qualcosa assieme e di quelli, anche, che usavano la parola amico
solo riferita a persone che conoscevano a fondo e a cui volevano bene sul
serio, perché aveva un significato profondo.
La
scuola di quelli che credevano nell’importanza di mettere impegno in tutto
quello che facevano .. di quelli che credevano che la coerenza fosse una cosa
di cui andare fieri, come la lealtà, la sincerità e l’onestà..di quelli che,
prima di cambiare idea su di una persona (nel bene e nel male) avevano bisogno
di fatti concreti a dimostrazione che l’opinione precedente era sbagliata.. di
quelli che se dicevano a qualcuno
che non trovavano simpatico Tizio, poi
non si comportavano con Tizio come se
fosse il loro migliore amico..
Come
può, dunque, la “vecchia scuola”,
rapportarsi a Internet e a tutti i tipi di rapporti virtuali che, oggi,
sono all’ordine del giorno, che lo si voglia o no ?
In
rete siamo tutti “amici”…
In
rete si riesce a raccontare cose di sé che, forse, la persona con cui lavori da
10 anni non conosce….
In
rete si crea grande confidenza con le
persone, anche quando non si sa quasi nulla l’uno dell’altro. …
In
rete si può avere la sensazione di non essere mai soli…..
Ma
tutto ciò è, anche solo in parte, reale
o sono tutti rapporti e situazioni senza alcun fondamento ?
La
mia non è una domanda retorica, me lo
sto chiedendo per davvero, grazie all’ “errore” di cui supra.
Mi
ricordo che, ormai 11 anni fa (sic!!),
discutevo di questo argomento con un amico con cui, all’epoca,
condividevo degli interessi e ci vedevamo sempre.
Non
siamo mai andati molto d’accordo, in generale, eppure il confronto, sempre faccia a faccia, era immancabilmente
piacevole ed utile e privo di reali tensioni, nel pieno rispetto reciproco.
Lui,
mio coetaneo (o quasi), era stato un
precursore dell’era moderna, sempre attaccato al computer, al
telefonino..sempre attratto da tutto ciò che era tecnologicamente
innovativo. Io, l’opposto.
Lui
sosteneva che la Rete non era diversa dalla realtà, bastava usarla in modo
corretto e, anzi, offriva mille possibilità che la vita reale non sempre poteva
offrire. Io ero convinta, invece, che da una tastiera potesse uscire ogni sorta di
menzogna o, per lo meno, di deformazione della verità e che non fosse facile
scoprire chi ci fosse veramente dietro
un pc.
Da
quell’epoca, tante cose sono cambiate, ovviamente.
Oggi
è impensabile vivere senza il computer e pare strano non avere un profilo su
Facebook, piuttosto che su Twitter e non
scambiare pareri, foto e quant’altro con
gli …”amici”..
Oggi sei collegato alla Rete 24 ore su 24, tramite I phon e aggeggini del genere..
Immagine da :http://www.corriereuniv.it
Come
pare anacronistico, ormai, non
consultare i vari blog che parlano
dell’argomento che ci interessa o leggere notizie nei forum di discussione.
Ma,
anche senza far parte attivamente di qualche gruppo on line o senza entrare in
una chat, oggi molti rapporti vengono portati avanti più per mail che con
incontri di persona.
Ma
tutto questo è ..sano… ? Confesso che io non lo so più se lo è…
In
questi ultimi anni, proprio grazie ( o a causa ?) della mia passione profumata,
mi sono trovata a frequentare molto la Rete, per scoprire modi e maniere di coltivare e condividere questo mio
interesse aromatico, dato che le mie amicizie storiche non sono (o non lo erano
anni fa) molto interessate all’argomento e dato anche che la mia città non
offriva granchè in materia.
All’inizio
era davvero solo per una ricerca di
notizie, di approfondimenti per ampliare
le mie conoscenze aromatiche..per poter
parlare con altre persone di un argomento che mi interessava così tanto…per
venire a conoscenza di manifestazioni e
incontri importanti nell’ambito della profumeria…
Poi,
però, piano piano, ci ho preso gusto e mi sono immersa sempre di più nel mondo virtuale, in tutti i modi possibili.
E
sono arrivate anche tante conoscenze di persone…tante ciacole ( termine dialettale per indicare piacevoli
chiacchierate, per lo più tra donne)…qualche
manifestazione interessante a cui ho partecipato.. la sensazione di avere tanti
amici (reali). Grazie alla Rete, ho potuto vivere, quindi, momenti ed
esperienze molto piacevoli e ho effettivamente
potuto incontrare (realmente) alcune persone in gamba.
Foto di Mary : Pitti 2011
Ma,
a fronte di questi risultati positivi, quanti incontri “sbagliati” ho fatto ?
Quante
persone incontrate on line si sono
rivelate, in realtà, ben diverse da come io credevo che fossero ? Tante..ben
più di quante immaginassi…
Dopo
un’iniziale diffidenza generale, infatti, ho abbassato le difese e mi sono lasciata “ingannare” dalle parole lette
sul video, senza approfondire davvero chi c’era dietro al video.. mi sono
lasciata cullare dall’illusione di aver trovato tante persone con cui avevo affinità, con cui potevo dare
libero sfogo alla passione aromatica che ci univa e, quindi, essere me stessa fino in fondo come, forse, non mi era possibile esserlo con
chi frequento abitualmente…mi sono lasciata conoscere e mi sono fidata
come, di solito, non faccio nella
realtà, se non dopo un congruo periodo di rodaggio….
Non
è una cosa grave, come ho detto all’inizio di questo mio luunngo pensiero. Però mi infastidisce un poco aver peccato di.. ingenuità ? ..e di non aver usato quel pizzico di sana
diffidenza che, alla mia veneranda età dovrei usare sempre.
Ma,
oltre a fustigarmi da sola e a cospargermi il capo di cenere recitando un mea culpa dopo altro.. ( tutte pratiche
che reputo poco utili !!), mi chiedo anche
se io non abbia delle attenuanti.
Ovvero
se parte della responsabilità di quanto accadutomi non vada attribuita alla dipendenza
che i rapporti on line creano..se la creano..
E’
facile, oltre che comodo, gestire i rapporti on line: non serve uscire di casa
per incontrare gli “amici” quando piove o quando fa troppo freddo o troppo
caldo …ti puoi tenere in contatto anche quando
sei fuori città o quando sei in treno o in bus....puoi parlare con loro
anche quando non hai voglia che nessuno ti veda perché stai male o ti senti
comunque uno schifo..
E
poi è easy.. daì..puoi parlare di cose leggere, cazzeggiare..o, al
contrario, esprimere un tuo
disagio..come, forse, con gli amici storici non fai o non fai più..
Credo
che questa sorta di dipendenza sia pericolosa, una specie di “droga” che ti può portare anche a
confondere reale con virtuale.
Ecco
perché oggi, nonostante la delusione che provo (perché fa comunque sempre male
rendersi conto di aver commesso un "errore"), sono contenta !!
Immagine da:http://www.vividavvero.net
Contenta
perché, da oggi, il mio rapporto con il mondo virtuale sarà diverso, più sano e
meno stretto.
Di
certo non intendo abbandonare la Rete, sarebbe sciocco ed eccessivo.
Ma
intendo dare la precedenza ai rapporti
reali, cosa che, forse, negli ultimi tempi non ho fatto.
Intendo
impegnarmi per partecipare ad eventi
reali, a partire da quelli che posso trovare nella mia città, sia a tema aromatico che ad altri temi a me
congeniali ( in fondo non esistono solo
gli aromi !!!).
Voglio
gestire meglio tutto il mio tempo, in modo da non dedicare ogni minuto libero
alla Rete ma.. a fare una passeggiata in più, ad esempio.. oppure a fare una
puntatina in agenzia viaggi per prenotare il mio prossimo viaggio ( che non
sarà necessariamente a sfondo profumato neanche lui..forse.. )…piuttosto che ad
incontrare un’amica (vera) che magari non
vedo da un po’…
Mary... se non c'era la "rete"... come facevo a sapere che esisti?
RispondiElimina:-)
La cosa è reciproca, caro Mauro ! :-)
EliminaDi certo tu sei annoverato tra gli incontri di persone in gamba ! ;-)
Un po' di sano distacco fa sempre bene. Io sono sempre stata dell'opinione che più dele parole contano i fatti. E di solito dietro le parole prima o poi i fatti spuntano e allora è difficile nascondersi.
RispondiEliminaSagge parole, Marzi !!
EliminaAnche tu, ovviamente, rientri tra i miei incontri fortunati :-))
Mah, cara Mary, per un certo verso io faccio parte della categoria del tuo amico, da lunghissimo tempo ormai "connesso", in molti modi possibili, ed anche io spesso teso a convincere gli altri delle opportunità che la rete offre, anche in tempi in cui si era veramente "in quattro gatti". Ma condivido con te tutte le attenzioni e le cautele verso le relazioni "online": troppo facile, come dici efficacemente tu, nascondersi dietro un click.
RispondiEliminaLa rete per me è sempre stata un luogo dove reperire (e fornire, perchè no) informazioni, dove trovare occasioni di scambio di esperienze e opinioni su temi che ci stanno a cuore (ne diciamo uno a caso, per esempio? ;-) ). Se poi qualche amicizia si concretizza, mah, perchè no, però, di base, non ci conto più che tanto. E' già così difficile con le persone in carne ed ossa... Si può essere simpatici e gentili, responsabili e corretti su un forum, scambiandosi idee e cose e imparando un sacco di cose (e sapessi io quante ne ho imparate da voi), senza pretendere di essere "amici". "Amici" di facebook, basta un click: troppo facile...! ;-) Buona giornata.
Ciao Lorenzo e grazie per il tuo commento ! :-)
EliminaHai centrato il nocciolo della questione con molta lucidità e consapevolezza : " senza pretendere di essere "amici" .." !
Ecco..credo che, nel corso del tempo, ho un po' perso di vista questa grande verità e ho permesso a me stessa di considerare "amiche" persone che non lo potevano essere.
Poi, certo, a volte succede che nascano delle amicizie vere anche in rete, ma devono essere considerati dei bei regali, proprio perchè inaspettati !! :-)
Troppo facile essere amici on line, d'accordissimo con te.
E io sono abbastanza dell'idea che per ottenere qualcosa di solido, di vero, di buono.. serve faticare un bel po'..:-)
Buona serata Lorenzo.
Mary e anche Lorenzo, condivido praticamente tutto quello che avete scritto. Come Lorenzo, anche io frequento "la ragnatela" dai tempi dei pionieri e, fondamentalmente, ho conservato gran parte dell'entusiasmo dei primi tempi: la rete è un'enorme opportunità, a patto che se ne colgano le differenze rispetto al mondo "in presenza". Non voglio utilizzare la distinzione reale/virtuale perchè non la ritengo corretta: in entrambi i casi si tratta di contatti reali, ma non per questo uguali.
RispondiEliminaPersonalmente, non ho amici "solo di rete": quelli che chiamo amici li ho incontrati, almeno una volta, anche "dal vivo"; penso, però, che sia questione di età. I nativi digitali certo hanno (e avranno) un approccio ai mezzi di comunicazione internet-based molto diverso dal nostro. Una delle caratteristiche che più apprezzo nel web, quella che mi dà maggiore speranza, è la grande capacità di diffusione che, unita alla facilità d'uso ed alla crescente economicità di strumenti e servizi, rappresenta un reale opportunità di crescita e riscatto per le popolazioni ed le nazioni più disagiate.