Informazioni personali

La mia foto
TRIESTE, Italy
Pratico l'aromaterapia e amo tutti i profumi. Divoratrice di libri,adoro cantare e viaggiare. Vorrei saper cucinare bene...

MI PROFUMO PER ME STESSA

Una discussione, fatta con persone con le quali condivido questa passione  profumata, mi ha dato lo spunto per  riflettere a fondo su un dato di fatto, di cui mi sono resa conto solo di recente, e cioè che il piacere di profumarmi sta diventando sempre più intimistico e personale.
Mi profumo per me stessa.

Più precisamente, mi profumo per andare in mezzo agli altri e sentirmi meglio io: più  a mio agio.. più sicura.. più chic.. oppure  per cercare di crearmi uno stato d’animo preciso, ad esempio più rilassato o più seducente o più aggressivo  di come  sarei  io...“al naturale”..
Oppure mi profumo semplicemente perché il farlo mi fa stare bene..  perchè avere una certa fragranza sulla pelle mi piace e me la voglio sentire addosso all day..


(Immagine da : http://images.style.it/ )
Ma ho sempre meno voglia di parlare e di rendere nota la mia passione per gli Aromi al di fuori delle “mura” rassicuranti e confortevoli di questo blog o di ambienti simili (altri blog, forum..)...
Mentre fino a poco tempo fa non mi perdevo mai l’occasione per buttare nel discorso qualche accenno ai miei profumi e/o all’aromaterapia…oggi non ne sento più il bisogno né il desiderio.

E mi chiedo quali siano le motivazioni di questo cambiamento.

Di certo non dipende da un calo di interesse mio per la materia.. anzi..
Se possibile, la mia passione aromatica continua a crescere.
Né dipende da un cambiamento delle persone che incontro e frequento giornalmente. Sono sempre le stesse persone e non altre che, magari, potrebbero essere meno interessate all’argomento..

Quindi le motivazioni del cambiamento vanno ricercate nel profondo del mio animo.

Mi sono accorta che un tempo ci rimanevo male quando una persona faceva un commento poco carino su un mio profumo e che cercavo di spiegare sempre cosa indossavo e perché quella fragranza la consideravo adatta a me o migliore,  per me, di altri profumi che loro mi nominavano.
Oggi non è più così.

Oggi sorrido tra me e me quando qualcuno mi dice che Trama di Simone Cosac è uguale ad Arrogance....restando pure deluso quando scopre che non si tratta  di Arrogance....
Sorrido quando qualcuno, annusando il meraviglioso gelsomino di One Diffusion-  F-075, mi dice con espressione scettica  che “non è male”..per poi aggiungere, subito dopo, che cmq questo tipo di fragranze (cioè quali ?) gli/le causa emicranie...
E sorrido anche quando entro in una profumeria (non necessariamente di nicchia), chiedo un’informazione e mi guardano come se fossi uno zombie..

Sorrido perché ho capito che non c’è alcuna malafede  in queste persone, né alcun desiderio di darmi fastidio con i loro commenti.
Semplicemente il mio mondo aromatico è un mondo distante anni luce da loro.
E io non posso pretendere che gli altri capiscano l’importanza che gli Aromi rivestono nella mia vita...di come la rendano colorata... poetica..  e piena di luce !!!



( Immagine da : http://2.bp.blogspot.com/ )

Forse è per questo che la profumazione, per me, è diventata e sta diventando sempre più una cosa estremamente personale, per cui non avverto più il bisogno né il desiderio di parlare della mia passione con  gli altri… 
Me la gusto tra me e me e con quelle poche persone che possono capirmi, dalle quali posso imparare o che  hanno piacere di chiedermi consigli e/o pareri.

Non mi aspetto più che le persone “normali” (perché io  so di  essere “pazza” per gli Aromi…) si accorgano del mio profumo e che, magari, mi dicano anche quanto è buono o come mi sta bene.
E so di non avere neanche più bisogno che ciò accada. Ormai so scegliere il profumo adatto, giorno per giorno, e sono in grado di trarne gioia anche se sono l’unica ad annusarlo o a trovarlo piacevole.

E credo che questo cambiamento rientri a pieno titolo nel più vasto orizzonte del cammino di crescita personale che ognuno di noi compie, consapevolmente o meno.
Essermi liberata dalla “schiavitù” del plauso o comunque dell’interesse altrui verso ciò che per me è così importante, mi ha fatto capire che ho fatto un altro passo importante  lungo quella strada di cui  ho parlato tempo fa..
Sto percorrendo quel sentiero, non privo di  fascino, anche se faticoso,  in cui ho già dovuto tagliare dei rami secchi..  rialzarmi dopo essere inciampata.. riprendere il cammino da sola dopo aver compreso che alcune situazioni e persone che mi portavo appresso erano solo zavorra..

E tutto ciò mi rende molto felice, perchè la strada, anche se in salita, merita davvero di essere percorsa !! 


( Immagine da : http://digilander.libero.it/ )
Ma ho notato che sta cambiando anche il mio atteggiamento con le persone con cui condivido questa passione.
Mentre fino a un po’ di tempo fa ero fortemente interessata alla loro approvazione su di un mio profumo (indossato o/e comprato),  desideravo che provassero le stesse mie sensazioni verso un profumo, mi irritavo e mi intristivo se “cassavano” un aroma che io amavo.. oggi non è più così.
Il piacere della condivisione c’è ancora e ben venga !!
Però ho compreso che ognuno di noi ha un suo personalissimo  modo di sentire un profumo e di vivere un profumo.. e che questo è un bene.

Io vivo di sensazioni e sono queste che io cerco in un profumo e di queste amo parlare.
A me piace parlare di profumi per immagini.. ogni sniffo è, per me,  una pennellata di un luogo.. di un colore.. (è il blu della lavanda..è  il rosso di una rosa..è il bianco di gelsomino.. )...  di un particolare.. di un ricordo che affiora..

  (Immagine di :  http://www.fabiovisentin.com)


Altre persone hanno, invece, tanto per fare degli esempi,  un’attenzione più specifica per le materie prime di cui la fragranza  è composta e  amano parlare di queste, anche in virtù delle loro conoscenze  tecniche in materia.
Altri hanno una visione storica ben più complessa della mia e quindi riescono a paragonare una fragranza di oggi ai classici del passato e parlano di profumi con questo filtro.
Per altri ancora  è doveroso parlare del Naso e di quello che ha voluto trasmettere con la sua creazione…e potrei continuare..

L’indipendenza di “giudizio” (inteso come parere e gusto personale.. ) e la libertà di riuscire ad esprimerlo liberamente (purchè sempre con educazione), senza alcun tipo di remora o di condizionamento,  è fondamentale, a mio parere, per poter disquisire amabilmente di profumi, come di ogni altro argomento, perchè è nella  diversità e nel confronto che si impara e si cresce .

E, perchè no ?, magari si riesce ad essere anche ad essere più felici....



( Immagine di : http://www.pourfemme.it/

VITRIOL D'OEILLET : l'ultima fatica del Maestro Lutens

Grazie ad un'amica, sono entrata in possesso di un sample della nuova fragranza del Maestro (devo ancora capire, infatti, come mai a me la Maison spesso  si scorda di inviarmi le novità...va bhe.. ).
E quindi me la sono studiata con sommo piacere in questi giorni di vacanza !

Vitriol d'Oeillet mi sorprende con un'apertura carnosa, fiorita e calda. 

( Immagine da http://im.wk.io)

Non avverto nulla di pungente, acre o fumoso..
E penso, d'istinto : " Che bel profumo !!! "

E' un giardino notturno, non invaso dalla luce e dal calore del sole. 


(Immagine da : http://www.omero.it)


Ci sento tutti gli aromi intensi e dolci dei fiori, ma non sono nè squillanti, nè gridati. Rilasciano, invece, un caldo languore..ma con un quid in più..

Avverto, infatti, da un lato, un'atmosfera sensuale..due amanti che si preparano per una notte di passione, forse anche all'aperto, di certo in una calda notte estiva...


( Immagine da http://www.fotoamore.it/foto/big/sensuali.jpg)

Ma  a questa immagine se ne sovrappone un'altra.. ben meno sensuale e decisamente gotica e un po' inquietante.. Vedo una donna in nero, pallida ed esangue.. e sottilmente perfida..Una donna pericolosa e misteriosa...

( Immagine da http://www.mediamelara.it/argomenti/mov_giov/Movimenti%20Giovanili/donna.jpg)

E' certamente una fragranza che porta la firma del Maestro Lutens: una mano decisa e sempre un po' notturna.  Ma questa volta ci troviamo difronte ad una  bella fragranza fiorita, priva di quell'usuale fondo boisè-legnoso.

E' un profumo portabile anche da un uomo, a mio parere, perchè il Maestro, come al solito, non lascia troppo spazio a sentori femminili, dolci e soavi...

Non capisco molto  il riferimento al "vetriolo" del nome..perchè non ci sento alcuna nota graffiante..anzi...Anche il garofano, a dire il vero, non mi pare il  protagonista della composizione..per lo meno non quanto lo è in quella del Maestro Villoresi, ad esempio...Ma a me non dispiace.

Evoluzione lenta e complessa, in pieno stile Lutens, durante la quale le due anime del profumo si rincorrono.. e nessuna delle due ha mai il sopravvento sull'altra...
Forse, nel finale, avverto una lieve scia vagamente metallica che potrebbe richiamare  un po' di vetriolo.. 

Tra le ultime uscite, ammetto che questa è la prima che mi piace davvero, che sento nelle mie corde..che potrei portare, magari con un clima lievemente più fresco per non farla diventare una "bombazza" sulla mia pelle.

Mi fa sentire una donna speciale.. un po' demonio un po' angelo.. una sensazione forte.. strana e conturbante.. 


 

PROFUMERIE DI NICCHIA : considerazioni e riflessioni

Sono stati dei giorni davvero intensi, quelli che ho vissuto durante la mia settimana agostana, in giro per profumerie...
E intendo "intensi" da un punto  di vista profumoso !!!
Quest'anno, infatti, ho deciso di dedicare quasi 1 settinana delle mie ferie alla scoperta di nuove fragranze, in giro per l'Italia, all'acquisto di qualche profumo dal vivo (e non on line, come  al solito) e alla scoperta di luoghi "storici" del profumo.


Foto fatte da Mary all' Officina Profumo- Farmaceutica di Santa Maria Novella a Firenze

 
Per chi non mi conosce bene, è doveroso specificare che io non sono abituata a frequentare profumerie di nicchia, un po' perchè la mia città non offre molto in questo settore,  ma soprattutto perchè trovo quasi tutto quello che cerco on line, su siti esteri (e spesso anche molto prima che lo stesso prodotto sia presente in una qualsiasi profumeria in Italia) e, quindi, mi sono abituata a fare acquisti in tal modo. 
Entrare, pertanto, in numerose profumerie di nicchia, in questi giorni di vacanza, è stata una novità assoluta, per me.

E questo mi ha permesso di capire, finalmente, alcune affermazioni che ho sentito, durante questi anni di condivisione della mia passione profumata, da persone amiche e di comprendere alcune cose, per averle vissute sulla mia pelle.


La considerazione che mi sale proprio spontanea fuori della dita e che mi sta "navigando" per il cervello già da un po' di giorni, è che il mondo delle profumerie di nicchia, preso nel suo complesso, mi trasmette uno sgradevole senso di.... spocchioso snobismo.... che proprio non mi piace...

Immagine tratta da: http://3.bp.blogspot.com


Non sono la prima che lo dice e, fino ad ora, non avevo mai davvero realizzato quanto fossero vere le affermazioni di numerose persone  che lamentavano questa realtà.   
Pensavo che, in fondo, le esperienze poco positive, con la profumeria "XY" o con quella "YX",  di cui mi narravano le amiche e gli amici, erano dovute a "sfiga" ..o casualità che dir si voglia.. o ad una loro particolare disposizione d'animo di quel momento..
 
Mi rendo conto che "spocchioso snobismo" è un'affermazione piuttosto forte, che di certo non sarà condivisa da tutti, mentre altri, invece, si identificheranno nelle mie parole.
Ma quello che ho scritto è ciò che provo io, alla luce della mia esperienza personale e,  in quanto tale, ovviamente limitata.

E, va da sè ma voglio specificarlo, tale affermazione non vale per tutte le profumerie in cui sono entrata, di recente e non,  e non vale neanche per tutti i proprietari di profumerie di nicchia che ho avuto modo di conoscere in questi anni di passione profumata. E tra i quali ci sono persone che stimo molto e che considero, quasi, delle amiche.

Un po' troppo spesso per i miei gusti, però, entrando in una profumeria di nicchia (anche in altre occasioni e non solo in questo recente tour) ho provato la sensazione di rompere le scatole.. di non essere gradita in quel luogo.. di non essere considerata all'altezza..  Mi sono sentita guardare dalla testa ai piedi con occhio critico e lievemente sprezzante e mi son sentita rispondere alle mie domande con malcelata insofferenza..
Al punto che, ove ciò non è accaduto e ho trovato, anzi, affabilità e cortesia, mi sono sorpresa ed  entusiasmata come un bambino al Luna Park..sentendomi una regina  !!!!
Mi sono sorpresa molto, lo ammetto, ad essere trattata così, ad esempio, in un tempio dell'alta moda come Hermès.. dove sono andata a provare la linea Hermessence (di cui parlerò in un altro topic).

Ho provato a capire le motivazioni di un tale atteggiamento che, a quanto pare, è piuttosto comune un po' ovunque, rivolto non solo a me (per altro io non ero da sola mentre girovagavo per profumerie), ma anche a tante altre  persone, di certo diverse da me...in città diverse.. ecc..
Ma temo di non esserci riuscita, forse perchè è un modo di fare distante anni luce dal mio modo di essere.. e di trattare le persone...

Forse non ho il look adatto per entrare in un luogo che viene considerato elitario e riservato ad una cerchia ristretta di persone, perchè vesto in maniera  troppo semplice e troppo casual ?
Forse non sono fisicamente perfetta, stile... modella appena scesa dalla passerella ?
Forse dà fastidio che io non penda dalla labbra della commessa/proprietaria del negozio e che non abbia un'espressione timorosa e titubante per il fatto di essere in una specie di sancta sanctorum ?

Posso tranquillamente vivere serena anche senza scoprire la risposta a questo interrogativo. 
Ma trovo davvero triste che molte persone si allontanino dalla profumeria di nicchia, prima ancora di esserci entrate, a causa di questo atteggiamento di alcuni addetti del settore.

Da appassionata della materia e (concedetemi un pizzico di presunzione) anche da discreta esperta della materia, mi piacerebbe raccontarla e farla conoscere a molte persone..in modo da permettere loro di scegliere, ad esempio,  tra un profumo artistico e uno commerciale con un minimo di cognizione di causa e sulla base del solo gusto personale.
Mi fa male quando sento qualcuno che mi dice: " Ho provato ad entrare in una di quelle profumerie di lusso..ma la commessa mi ha trattata male e alla fine ho pensato che non si meritava che io spendessi una somma rilevante da lei ".

Per me (e non solo per me, per fortuna!!) la profumeria di nicchia  non significa solo ed esclusivamente profumeria di lusso.. costi più elevati..  confezioni più preziose.. riservate solo ad una clientela di un certo tipo..
La profumeria artistica è emozione, è creatività, è innovazione, è espressione del sentire del naso.. è ARTE
E come tale deve poter essere conosciuta da chiunque desideri avvicinarsi ad essa, a mio parere.
Per me, poi, a volte è anche di più.. è MAGIA...è POESIA... ma già lo sapete..


(Immagine da : http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net)

AGOSTO : TEMPO DI VACANZE E.. DI SCELTE PROFUMATE !!

Già..è tempo di ferie.. di mare.. di montagna.. di svago e di riposo  in un luogo diverso da casa.
E io sono di nuovo alle prese con il solito dilemma pre-ferie: QUALI PROFUMI PORTO CON ME in valigia??

( Immagine da :http://2.bp.blogspot.com)

Non sono una grande estimatrice dei decants, lo confesso.
Preferisco avere una bottiglia intera,  anche  non piena...Mi appaga di più..  non so perchè ... Quindi  i miei profumi sono quasi tutti in bottiglie originali, per cui sono confezioni grandi e, spesso, piuttosto pesanti..
Se poi aggiungiamo il fatto che io non indosso mai lo stesso profumo per due giorni  di seguito.. questo vorrebbe dire che per 7 gg di vacanza, dovrei mettere in valigia almeno 7 bottiglie di profumo..
Dico "almeno" perchè poi , in realtà,se volessi mantenere le mie abitudini, dovrei pure scegliere anche qualche fragranza da mettere solo di sera..

Va da sè che non lo posso fare, specie se la valigia me la devo portare io, a mano, in treno o in aereo,  e non lo fa la macchina..

Ma scegliere un paio di profumi, quando davanti a te ne hai decine  decine.. come nella mia "Libreria degli Aromi ".. è, per me, un'impresa difficilissima.  



( Immagine da :http://www.farmaciamigliore.ch)

E, ogni volta che ho fatto tale scelta, nel corso della mia lontananza  da casa, mi sono poi sempre resa conto di aver  scelto almeno 1 fragranza "sbagliata" e di aver lasciato indietro almeno 1 fragranza che avrei dovuto, invece, portare con me.
Impossibile pensare di fare dei decantini appositamente per il viaggio.. non sono così organizzata.. e non ho il tempo di farlo.. 
E poi dovrei trovare dei decantini spray.. perchè io non tollero di profumarmi senza tuffarmi nella nube profumata che sparo nell'aria..

Non mi resta che obbligarmi alla scelta... di nuovo..
Ma quali criteri  tener presenti per questa difficile operazione ?
E come posso sapere in anticipo di quale aroma sentirò il bisogno ?

Punto sulla praticità, scegliendo profumi in confezioni piccoline (da 30 ml) o in bottiglie più grandi ma quasi vuote ?
O prediligo il criterio della "sicurezza"..e quindi scelgo un numero minore di fragranze con cui, però, sono certa di sentirmi sempre bene ??

Il dilemma pare banale e sciocco , ma per chi, come me, vive con gli Aromi , vi posso assicurare che non è una questione poi così insignificante, perchè una fragranza non adatta è in grado di guastare, almeno  in parte, la giornata e l'umore..e quindi la vacanza..

Finora ha sempre cercato la giusta via di mezzo, per cui non mi sono fatta mancare quei profumi  che mi avevano già regalato dei bei momenti, con un occhio ben attento, però, al formato delle bottiglie..
Alla fine, succedeva che mi portavo dietro una sola fragranza a me davvero cara e poi varie bottigline piccoline ( più o meno 1 per ogni giorno di assenza),  che in altre circostanze non avrei scelto in quel momento.
Ora vorrei  provare a cambiare stretegia :  solamente 2 o 3 fragranze, anche per 7 giorni di vacanza, ma di quelle che amo davvero, che mi fanno sentire una sorta di  "magia" quando le indosso.

( Imamgine da : http://cdn.esoterya.com/wp-content/uploads/2010/11/magia-bianca1.jpg)
 

Magia è sentirmi in armonia con quel profumo addosso
Magia è provare gioia annusandomi
Magia è sentirmi sicura di me con quella fragranza
Magia è provare un benessere diffuso quando spruzzo quel'aroma, su di me e nell'aria attorno a me.

E così mi sono interrogata per capire quali sono le 3 fragranze che veramente posso definire "magiche" per me... 
E la risposta non è stata (e non è tuttora) nè veloce nè facile nè, tantomeno, definitiva e immutabile... 
Ho redatto una sorta di "classifica" (in ordine sparso e non di importanza), ben più numerosa di 3 pezzi, tralasciando le fragranze che reputo prettamente invernali, che comprende :

L'Eau de l'Hermine di Lostmarc'h
Lavender di Floris
Philosykos di Dyptique
Nahema di Guerlain
Ylang Ivohibe di Parfumerie Generale
Trama di Simone Cosac
Lipstick Rose di F. Malle

Tra queste, ne vorrei scegliere  al massimo 3.. ma ancora non mi decido..  
Ognuno di questi piccoli capolavori mi piace per un motivo preciso : una perchè mi rasserena evocandomi immagini di un paesaggio un po' selvaggio, dove la Natura regna ancora sovrana tra fiori e mare; un'altra mi affascina perchè mi fa sentire molto femminile e romantica; una terza mi fa sentire fresca e senza pensieri..ecc....ecc..ecc.


Forse domani sera, nel chiudere il beaty-case, alla fine mi farò guidare dall'istinto.. o forse deciderò di  portare un solo profumo, fiduciosa di trovarne di nuovi in loco.. 

Ma ciò di cui mi sono resa conto con chiarezza, una volta di più, è quanto gli Aromi facciano parte di me, anche negli aspetti più pratici e  banali delle mie giornate... 

E ho scoperto che la cosa mi rende molto felice.
Annuso..e mi sento viva.. 



( Immagine da : http://psicocafe.blogosfere.it/images/odore.jpg)