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TRIESTE, Italy
Pratico l'aromaterapia e amo tutti i profumi. Divoratrice di libri,adoro cantare e viaggiare. Vorrei saper cucinare bene...

IL FASCINO DEI PROFUMI ANTICHI: UN INNO ALLA FEMMINILITA'

Ogni tanto, specie in prossimità proprio dell'autunno,  mi capita di provare un’attrazione irrefrenabile verso profumi del “passato”.
E intendo anche un passato relativamente recente..non parlo necessariamente  di vintage veri e propri..

Possono anche essere profumi degli anni Ottanta-Novanta..forse anche Settanta, che io non ho conosciuto quando erano in auge perché o ero ancora una ragazzina o ero attirata da altri nomi,magari più di moda all’ epoca..

Mi chiedo cosa si sia in queste fragranze che, a cadenze regolari, mi fa innamorare o re-innamorare di loro..
Ma le trovo, nel complesso, fragranze più eleganti e  decisamente più femminili rispetto a molti profumi attuali (non solo di nicchia), che mi fanno sentire più donna.. per così dire..  

E questa sensazione, a volte, mi piace molto, perchè mi ricorda tempi lontani in cui la  galanteria era considerata una cosa normale.. quando essere donna significava anche che qualcuno ti apriva una porta.. ti  aiutava a togliere il cappotto.. ti faceva un complimento quando ti vedeva….ecc…ecc..ecc..
Posso fare tranquillamente a meno di queste piccole gentilezze da parte del c.d. “sesso forte”.. Però.. una piccola parte di me (come, forse, di ogni donna) vorrebbe,ogni tanto almeno, godere di questo status di “donna”.. e farsi un po’ viziare dall’uomo..

Quando indosso certi profumi “antichi”, quindi, mi sento un po’ così.. una donna d’altri tempi..   

Quali sono queste fragranze che, a distanza di anni, continuano a piacermi molto e che continuo ad aver voglia di indossare, a volte ?
E’ presto detto !

Per lo più si tratta di  creazioni di Guerlain, che su di me rendono molto,  tirando fuori il mio lato  romantico che, spesso, è sepolto  dalla modernità.. dalla severità professionale.. dai ritmi frenetici delle vita moderna..

NAHEMA by Guerlain

Un capolavoro, a mio parere.
Un tripudio di rose verdi e polverose, su di un letto di fiori sensuali..
Potente.. quasi carnale, nel senso che è un profumo da scia..eppure rimane molto morbido, almeno sulla mia pelle, e decisamente poetico.

Angelique Noir
Fragranza molto più sexy, al mio naso !
Un overture di vaniglia  soavemente speziata, con una punta di angelica che la rende originale e unica.
Un profumo molto carico,  da portare in una serata piuttosto fredda, quando si vuole essere conturbanti… ma pronte, male che vada con il cavaliere della serata,  a trovare comunque il conforto di un caldo abbraccio profumato !!

Guet Apens
Uno dei profumi più belli e complessi che io abbia mai sentito !! 
Avverto la presenza di frutta che, però, non riesce (per fortuna) a dare una precisa connotazione fruttata alla fragranza, la rende solo decisamente carnosa.. E poi c’è una perfetta armonia di fiori e vaniglia che rende la composizione importante, molto femminile e decisamente sensuale.. forse persin troppo.. almeno su  di me..

Abbandonando Guerlain, passiamo ad un'altra storica maison che suscita le mie simpatie e mi attira nelle scelte quando sono in vena di  fragranze di questo genere :  CARON

Si tratta, a parer mio, di fragranze meno sensuali di quelle di Guerlain,  ma ancora più eleganti.. di  un’eleganza discreta e sofisticata di cui, oggi, si è perso, almeno in parte, il gusto..

N’Aimez que Moi


Una deliziosa violetta, tenera e soave, ma resa importante e unica dal connubio con rosa, sandalo e ambra.
Dagli ingredienti che compongono questa creazione  ci si aspetterebbe un profumo carico, potente.. Invece di tratta di una soffice nuvola di  pura poesia, una romantica pennellata  su un mondo che, forse, non c’è più..

Aimez Moi

Una fragranza molto più moderna e grintosa, eppure sempre sofisticata.
Una interessante declinazione della violetta in cui il protagonista diventa l’anice. Un profumo denso e scuro..piuttosto conturbante.  Direi, quasi, una violetta caramellata o gourmand.. davvero insolita !

Tabac Blonde
Raffinatissima  fragranza  vagamente androgina, super moderna per i tempi in cui fu creata. Ma siccome me lo sono appena ri-comprata, mi riservo di risentire con calma questa meraviglia appena mi arriva.. e poi di parlarne a mente fresca di “sniffo”..


Anche senza scomodare, tuttavia, grandi e  storiche case produttrici di profumi, ci sono altri profumi che  possono farmi provare emozioni simili a quelle sopra descritte, nei periodi in cui mi vengono queste strane “voglie” …

Penso a Feminitè du Bois by Shiseido (la prima versione, non quella odierna  che troviamo tra le fragranze di Serge Lutens).

Un profumo splendidamente legnoso, lievemente e sapientemente speziato, con un vellutato aroma di mandorla amara, molto caldo e carezzevole.

Oppure penso a L’Interdit by Givenchy

Una  fragranza, com’è noto, creata per la mitica Audrey Hepburn e che ne incarna alla perfezione, a mio avviso, il suo modo di essere. Siamo di fronte ad un’eleganza innata e uno stile inimitabile…una donna moderna, per l’epoca, eppure sempre molto femminile.

Un profumo in cui le aldeidi sono le protagoniste assolute, donando alla creazione un che di polveroso che ammalia.. e trasporta in un  altro mondo..
Si sentono  anche fortemente  i fiori (ylang-ylang, jasmine.. ) e poi   il fondo lievemente ambrato-resinoso, che regala  quell’irrinunciabile quid di sensualità..


Ci sono anche altri profumi “vecchi” che sono lì.. in bella mostra sulle mensole della mia “Libreria degli Aromi” e che sono ansiosa di testare  opportunamente, non appena il clima più fresco me lo consentirà:

Asja by Fendi
Sherrer 2 by Jean Luis Sherrer
Black Cashmere by Donna Karan
Mahora by Guerlain
Patou for Ever by Jean Patou

E, se mi emozioneranno come spero, integrerò questa carrellata di profumi antichi.

Se nel frattempo, però, qualcuno di voi volesse integrare le mie conoscenze, segnalando fragranze che non ho nominato, ne sarei felice !!

PITTI FRAGRANZE 2011 : PIU' OMBRE CHE LUCI ?

Dopo i giorni dell’entusiasmo… degli occhi (miei) sfavillanti di fronte alle meraviglie che ho visto e che ho annusato.. rapita in estasi dalla poesia di uno o mille Aromi diversi..
(Immagine da :http://cresycaradonna.files.wordpress.com)

..dopo il naso saturo di mille odori.. dopo  essere uscita dal magico caleidoscopio di luci, suoni, volti e, ovviamente, di aromi… che è il Pitti (come qsi altro evento del genere)..


....oggi è il tempo delle riflessioni e dei bilanci ( parola che detesto..ma non trovo un termine più appropriato di questo ).
E’ stato un bel Pitti, per me ?
Sono soddisfatta di quello che ho visto e annusato ?

Le risposte devono necessariamente prendere due strade diverse, perché cambiano molto a seconda di cosa vado a valutare.
Ma oggi voglio fare una riflessione sull’organizzazione dell’evento e non sui profumi e brands presenti in fiera.
E  perché la mia riflessione sia completa e, soprattutto, comprensibile a chi avrà voglia di leggermi, devo partire  dall’inizio..

Non sono una blogger da molto tempo (diciamo pure che ancora faccio fatica a  pensare a me in questi termini) e, quindi, questo Pitti   costituiva la mia prima partecipazione ad una manifestazione del genere non più “solo” come appassionata, ma anche come blogger, per l’appunto.
Ho seguito la strada regolare e ho cercato di farmi  registrare, diverso tempo prima del Pitti, come “stampa”, seguendo la indicazioni presenti nel sito ufficiale della manifestazione.
Niente da fare: a quanto io ricordo (ma forse ho visto  male io o non ho saputo cercare),per poter avere un pass  d’entrata come stampa dovevi mandare nientepopodimenoche.... copia del tuo contratto di lavoro con una testata oppure copia del tesserino di giornalista o , se non erro, una dichiarazione del direttore del giornale che ti aveva commissionato quel lavoro !!! Quindi.. nothing for me !

Ma io non mi perdo d’animo e sapendo che, a quanto mi era stato detto da amici, i blogger sono da sempre considerati  come “stampa”, scrivo una mail ad un indirizzo preciso che ho trovato nel sito del Pitti, presentandomi e chiedendo cosa dovevo fare per poter entrare come “stampa”, visto che avevo intenzione di passare più di un giorno in quel di Firenze.

Nessuna risposta giunse mai.

Ribadisco che io sono una che si arrende facilmente !!
E sono, tendenzialmente, anche un’ottimista, per cui penso sempre che, in un modo o nell’altro, le cose vadano a posto.
Infatti, dopo qualche giorno, mi arriva a casa un invito per partecipare al Pitti come “addetta del settore” e me lo manda un espositore che manco mi conosce, ma da cui ho acquistato on line un prodotto, non appena aveva aperto il sito del suo brand.

Il problema, per me, era risolto.

Sabato,nella giornata aperta al pubblico, entro con un bel gruppetto di amici del forum di Adjiumi, pago il biglietto di €10,00 e inizia la... festa.  


(Immagine da : http://www.verdinrete.it/verdelitorale/fuochi.jpg)


Mi riservo, dunque, di usare l’invito il giorno successivo.

Mi accorgo subito che c’è una sorta di “leitmotiv”, un po’ fastidioso, che ritrovo ad ogni stand, cioè una domanda che mi sento ripetere sempre (salvo, ovviamente, agli stand in cui mi conoscono bene da tempo, come, ad esempio, da Campomarzio70 e da Kaon-Laboratorio Olfattivo ): “ Ma lei ha un negozio?  O semplice appassionata?

Prima considerazione: se è la giornata aperta al pubblico, reputo che gli espositori dovrebbero aspettarsi che 9 persone su 10 siano “solo” degli appassionati.. no ?!!
In seconda battuta mi viene da pensare: cosa ti cambia sapere chi sono io, quando mi avvicino per annusare ?

Non appena fornisco la risposta e paleso il mio status di mera appassionata, l’espositore (salvo, sempre,  le debite eccezioni, ovviamente !!!!!) perde interesse.. non mi considera.. passa ad altra persona..  
Bho..poco male. Io mi arrangio più che bene ad annusare da sola.. anzi...
Ma la  “rogna” arriva quando chiedo se ci sono dei samples disponibili… magari dopo aver visto che nel mobiletto che era appena stato chiuso c’erano scatole e scatole di campioncini o..peggio ancora.. vedendoli in bella mostra sul tavolo !!!
La risposta (fatte salve, anche qui, un paio di persone che si contano sulle dita di 1 mano)  è sempre la stessa : “NO
Qualcuno, forse meno incline a mentire, mi dice, anzi, che i samples e i gadget (mi sono permessa di chiedere una borsa di carta vuota dato che non sapevo più dove mettere le moulettes e le brochure) sono riservati alla stampa e ai negozi.

Esco dal primo giorno del Pitti con un gusto un po’ amaro in bocca.. vagamente incavolata.. lievemente delusa.. decisamente infastidita (anche dalla temperatura da fornace che alleggia dentro la Leopolda).. e molto pensierosa.
Mi chiedo, infatti, già sabato sera, che senso abbia fare una giornata dedicata al pubblico se, poi, questo pubblico viene considerato un visitatore di serie B e se comunque, nella giornata del pubblico, ci sono  anche molti addetti del settore che partecipano.

Ma dopo una notte di sonno sono pronta, domenica mattina, ad entusiasmarmi nuovamente e a rituffarmi nel magico mondo degli Aromi !


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(Immagine da : http://www.riminibeach.it)

Con il mio bell’invito in mano, mi reco alla prima cassa disponibile e... sorpresa : la signorina mi dice che per farmi entrare io devo avere o una ragione sociale o un biglietto da visita.
Le dico che non ho né l’uno né l’altro, ma le chiedo se, ove non bastasse l’invito nominale (!!!) che ho in mano, posso entrare come blogger…
Non esiste proprio !  
Mi dice che, in tal caso, siccome non ho un negozio, né una ragione sociale, né altro.. (tipo ???????????), allora devo far venire l’espositore in cassa per accreditarmi.

Mi trattengo a stento dal dirle in faccia cosa penso di lei e del suo modo di trattare le persone (del tipo che se non sai stare a contatto con il pubblico, forse è bene pensare ad un cambio di lavoro !!) e mi allontano per non fare una chiassata in mezzo ad altre persone.
Mi calmo e medito il da farsi.. più che certa che un modo per entrare ci deve essere e  sempre più certa (specie vedendo altre persone, che conosco, entrare senza problemi) anche del fatto che ho tutti i titoli per poter entrare anch’io.
Vedo che l’ultima cassa  è vuota..  e che c’è una scritta sopra : OSPITI
Mi reco lì, esibisco il mio invito alla signorina della cassa e le dico che non riesco a capire come mai la sua collega non mi ha fatta entrare.
La signorina, questa sì gentile e disponibile, mi fa entrare senza problemi come ospite di quell’espositore che, in effetti, mi aveva invitata all’evento..

Non vi dico l’espressione ebete che dovevo avere quando scopro ( sì..lo so.. sono un’inguaribile ingenua.. )   che.. addetti del settore – stampa – ospiti.. non pagano !!!


Ok.. in un modo o in un altro sono dentro e son felice di essere riuscita ad entrare !!
Ma la mia sorpresa continua quando mi accorgo di quanto la musica sia diversa oggi ( domenica) rispetto a ieri (sabato)
Si dà per scontato, infatti, che io sia un’addetta del settore e mi si viene addirittura incontro quando entro in uno stand..
E quando rivelo che non ho un negozio, ma che sono una blogger e che scrivo pure su di un forum, vengo trattata con gentilezza e disponibilità pure maggiori. E compaiono pure dei samples.. guarda un po’..
Questa è la storia.
Ora passiamo alle considerazioni.

Intanto mi è impossibile non fare un paragone con Esxcence, a Milano.
Lì non ci sono giornate separate, tutti possono entrare sempre e non si paga mai. Unico obbligo: quello di pre-registrarsi on line e scaricarsi il biglietto che ti viene spedito via e-mail, da esibire, poi, all’ingresso.
Mi chiedo, quindi,  quale sia il senso di fare, invece, a Firenze, una divisione così netta  tra pubblico e “addetti”  e, soprattutto, di far pagare solo il pubblico.
Ma, soprattutto, mi chiedo il senso di aprire al pubblico una Fiera che, a quanto ho potuto vedere, ha come intento primario il trovare il contatto con profumerie.. negozi.. distributori..
Meglio, forse, riservarla a queste  persone e lasciare al pubblico solo la Fiera di Milano o, ancor meglio, farne un’altra solo per il pubblico.. magari più breve…magari in altra data e/o sede (butto lì.. Roma?)..

E ancora mi chiedo (sì..oggi sono piena di domande.. ) se esistano delle regole  certe che mi permettano di capire se un blogger può entrare come stampa o no.
E, se sì, quali siano i requisiti per avere questo “privilegio”; se esistano, cioè, blogger di serie A ( che entrano) e blogger di serie B (che no entrano)..Solo per sapere, qualora decidessi che mi interessa, cosa dovrei fare per assurgere al gradino  più alto..

Poi mi chiedo, ancora, il senso di una distinzione tra pubblico e addetti, laddove, poi, in concreto, ognuno (o quasi)  potrebbe procurarsi un invito come il mio (a me è arrivato dal cielo, ma di certo potevo trovare il modo di averlo da qualcuno, se solo avessi saputo che bastava così poco !!) ed entrare , gratis (!), assieme a venditori, stampa e quant’altro..

Infine, per concludere, vorrei davvero capire come mai la categoria degli appassionati (di cui io faccio parte da sempre e di cui  continuerò a far parte per sempre) venga così bistrattata.
In fondo,  è l’appassionato che compra le fragranze (tante fragranze !!)…è l’appassionato che deve essere convinto a comprare qsa.. è l’appassionato che parla sempre, ed incessantemente, di profumi ovunque gli capiti… e tutti sappiamo che il passaparola  è la miglior pubblicità..
Mi sembra, pertanto, una mossa quanto meno un po’ sciocca, questa  scarsa attenzione verso il pubblico amante dei profumi, che peraltro paga pure  il biglietto.

Forse ha ragione un amico che ha detto, un po’ provocatoriamente: “Fateci pagare anche €20,00 allora!! Ma trattateci con i guanti e forniteci un kit di samples completo !!

C’è di che riflettere su questo Pitti.. sì.
Di certo io so che il prossimo anno mi comporterò in modo diverso.
Di certo mi porto a casa un bagaglio di delusione e amarezza che, in parte, rovina  questi giorni  che, per me, potevano essere solo fonte di gioia ed emozione.

PITTI FRAGRANZE 2011 : i Nasi che mi hanno emozionata

Ebbene sì.. il tempo vola.. e le cose belle  sembrano sempre finire prima di quelle noiose..  
Sicchè son già tornata a casa, dopo 2 giorni passati alla Stazione Leopolda a snasare di tutto e dopo 3 giorni trascorsi in quella città splendida ( ma bollente) che è Firenze.


Le mie impressioni "spot" sulle varie fragranze che ho annusato le trovate un po' sul forum di Adjiumi, un po' sulla mia pagina di Facebook..
Sono impressioni abbozzate.. diciamo "da primo sniffo".
E prima di fare un topic, qui sul blog, dedicato ad una sola fragranza o ad un solo brand, preferisco approfondire lo studio aromatico, con il naso "pulito"  e la mente sgombra dalle  mille luci (ed ombre?) e dai mille colori  di Pitti..


Preferisco parlare, quindi, delle persone che mi hanno emozionata perchè, in un evento del genere, inutile che ce lo nascondiamo, conta anche chi hai davanti, come ti accoglie, come ti presenta il suo lavoro.. cosa riesce a trasmetterti !!

E, forse, una fiera come questa (e come Esxence a Milano) è più un momento per incontrare le persone..per vedere tante novità.. per apprendere tante notizie.. Forse non è il momento migliore per fare delle annusate consapevoli.
Se vogliamo non essere influenzati da niente e da nessuno, nell'annusare una fragranza, allora secondo me è meglio  snasare un sample... da soli... nel silenzio, dentro e fuori di noi,...soli noi e il nostro naso.. 


E così mi  fa piacere condividere con voi le mie sensazioni, le mie emozioni e i miei ricordi  sui vari Nasi che mi hanno trasmesso qualcosa...un brivido lungo la schiena.. un attimo di pelle d'oca sul braccio.. un sorriso o una sonora risata.. 


Devo iniziare con LIBERTIN LOUISON, il creatore di Techinque Indiscrete (http://www.techniqueindiscrete.com)






E' un ragazzo (anche se un po' cresciuto) belga che ha mantenuto intatto il suo entusiasmo e la sua esuberanza. 
Un Naso  un po'... "ruspante".. (ma lo dico con l'intenzione di fare un complimento)..che non sembra essere minimamente interessato alla forma.. all'immagine di sè che dà... vestito in modo fin troppo casual, di certo non curato nè ricercato..il capello lunghetto ed incolto.. la barba sfatta.. Lui è così..  non finge.. a lui interessa parlarti di sè..della sua vita avventurosa e difficile di belga a Parigi.. della situazione del suo paese d'origine (in cui sta per tornare a vivere perchè Parigi è troppo cara), dei suoi sogni per un mondo migliore, in cui ci sia maggiore solidarietà ed impegno da parte di chi ha di più, verso chi ha di meno, del discorso ecologico in cui crede molto..


E poi ti parla delle sue creazioni, certo, e di come si occupi di tutto da solo o con la mamma e di come voglia continuare a farlo.. nonostante  vari problemi con le spedizioni (e io ne so qualcosa)..e ti invita a contattarlo anche ripetutamente se ci sono ancora problemi e si sente che è sincero. 


Le sue creazioni  riflettono la sua personalità! 
Hanno confezioni semplici, direi essenziali.. non concedono nulla al lusso..  






E le fragranze di Louison sono  come una boccata d'aria fresca dopo aver annusato tanto oud..tante composizioni complesse, molto costruite.. molto intense..  
Sono profumi "freschi", nel senso di diversi da tutto quello che è di moda.. piuttosto semplici ma, proprio per questo, molto autentici, secondo me.

Ho annusato le sue ultime creature : MONARCHY dedicato alla principessa Paola del Belgio, una fragranza elegante e molto femminile, conturbante eppure lieve, delicata, quasi da ragazzina in certi momenti.. .
E poi  THE BURNING SECRETS (spero di ricordare correttamente il nome ) un fougère diverso ( perchè lui detesta i fougère !), per un uomo easy.. che si deve sciogliere un po' e farsi avanti senza  troppi problemi, con  la donna (pare un'amica di Louison) che  guarda con passione senza trovare il coraggio di parlarle.. 


Sentirlo raccontare le sue storie, apprendere notizie su di lui, vedere il luccichio birichino nei suoi occhi... ridere per le sue battute e sentirmi lusingata dai suoi complimenti.. è stato un modo splendido di trascorrere un'ora intera al Pitti. 
Grazie Louison e non cambiare !! 





Altro stand, altra emozione : Angelo Orazio Pregoni creatore di O'DRIU


 
( Immagine da :  http://www.fashionintown.it)


Personaggio di tutt'altro genere,  è un creatore di profumi naturali dal costo proibitivo (almeno i primi), un alchimista moderno. 


Mi piace l'idea che ha messo in pista il sig. Pregoni, di fare, cioè, delle fragranze particolarissime e, per il mio naso, molto azzardate, con accostamenti aromatici che la mia amica Marzipan ha definito "spericolati" (correggimi se sbaglio, Marzi)

Ne sono uscite delle composizioni ricche, potenti,  dei veri "pugni nello stomaco" in apertura, che poi  evolvono in modo incredibile, dando vita ad un profumo finale quasi totalmente diverso da quello iniziale..

Sentir parlare il naso di O'Driu è stato un piacere puro.. avevo davanti a me un'artista che mi spiegava da dove era nata l'idea di quella fragranza... e che catturava la mia attenzione con uno sguardo magnetico.. quasi iponotico.. un visionario, nel senso più nobile del termine.. cioè colui che ha una visione ben presente nella sua mente e che la deve rendere concreta, olfattivamente parlando..



Non posso dire che le sue creazioni mi sono piaciute molto, troppo difficili per essere comprese in pochi minuti, troppo particolari per poter essere indossate da chiunque.. 
Ma mi è sorta una curiosità notevole di poterle provare tutte su pelle  e di vedere la loro evoluzione su di me. 


Mi sono rimaste impresse  maggiormente le ultime due nate : LADAMO e LEVA
Ma anche se ho sotto il naso il foulard impregnato di Leva che mi ha regalato, non riesco a descrivere la fragranza.. e ciò mi affascina... lo ammetto.. è una sfida, per me ! Una sfida che voglio vincere andando a sentire questa fragranza sulla mia pelle, dato che tale brand, sorprendentemente, si trova anche nella mia città.. ! 


Ricordo anche con angoscia il suo LAFRO, una fragranza animale.. ma nel senso di selvaggia... carica di immagini.. potente.. ancestrale.. Non penso la indosserei mai.. ma è un sublime lavoro di alta profumeria !! 




Un'emozione molto intensa è stato poter, finalmente, conoscere di persona Giuseppe  di MEO FUSCIUNI ( è il ragazzo in camicia bianca)




Chi mi segue da un po', forse ricorderà che uno dei miei primi post è stato dedicato proprio al lavoro di questi artisti ancora, all'epoca, non molto noti.

E', stato, quindi, un grande piacere scoprire che Giuseppe è esattamente come  mi aspettavo, che fosse, alla luce delle poche mail che ho scambiato con lui : umile, semplice, emozionato di essere  presente ad un evento così importante.. stupito di esserci..  convinto di voler continuare, assieme ai suoi compagni di lavoro e di viaggio, a modo suo..a modo
loro.. per non snaturare  il loro lavoro.. per rimanere fedeli a se stessi e a quello che vogliono trasmettere con le loro creazioni.. 

A gennaio sarà pronta la loro nuova creazione che si staccherà dall'idea del viaggio che ha caratterizzato le loro prime 3 fragranze e che sarà legata a qualcos'altro di importante per loro ( non so cosa..ma sono molto curiosa di saperlo !!) .

La fragranza che io amo, CIAVARU D'AMURI, poi, è stata lievemente modificata per togliere un piccolo "difetto" (secondo Giuseppe) che consisteva nel fatto che i 3 elementi principali ( fico, gelsomino ed incenso) non erano armonizzati alla perfezione, ma si sentivano dei leggeri "scatti" di passaggio da un elemento ad un altro nell'evoluzione..


Bhe..come si fa a non emozionarsi per una cura ed un'attenzione così  grandi verso un proprio lavoro ?? 
Bravo Giuseppe e in bocca al lupo per i nuovi progetti !!  Non vedo l'ora di poterne parlare !




Potrei, infine, concludere dicendo che sentire Pierre Guillame parlare di alcuni suoi ultimi lavori per PHAEDON - PARIS è stato coinvolgente e molto interessante e che Pierre è sempre piacevolissimo da ascoltare ( e pure da guardare.. suvvia.. ).
Oppure potrei dire che rivedere Andy Tauer è ogni volta un'emozione perchè lui è davvero simpatico, coinvolgente...frizzante ...sorridente ! 
E che Olivier Durbano è sempre estremamente gentile e disponibile, quasi timido nel parlare delle sue creazioni... decisamente bellissimo...

Ma da questi tre "amici", che ormai ho incontrato svariate volte in giro per questi eventi e non solo, non mi aspettavo niente di diverso e, in effetti, non sono rimasta delusa.

Sono, invece, le emozioni belle che non ti aspetti..che non  puoi immaginare che riceverai..  a dare quel quid plus che rende questi eventi (non sempre solo positivi..ma di questo parlerò in un altro post) unici e che mi fanno  pensare che, nonostante tutto, ci tornerò anche la prossima volta.. 



 


Apettando............PITTI FRAGRANZE !!

Manca pochissimo, ormai,  al PITTI FRAGRANZE!!


Due anni fa, settembre 2009, partecipai per la prima volta a questo evento, a Firenze.
Che bel ricordo !!
Ero entrata da pochissimi mesi in contatto con il mondo della profumeria artistica e arrivavo al Pitti .. davvero ignorante come una capra..
Ma tanto animata da entusiasmo e volontà di imparare.. di annusare.. di ascoltare.. di vedere.. di conoscere persone..

Oggi sembra passato un secolo.. e di certo lo stato d'animo con cui partecipo al Pitti (ma anche ad Esxence a Milano) è diverso: oggi posso dire che tante conoscenze le ho acquisite e che , forse, un po' di emozione si è persa per strada, perchè quell'elemento importante che è il "fattore novità" non sussiste più, se non verso la scoperta di singole fragranze.

Ma  ho deciso che voglio gustarmi questo evento con l'atteggiamento di una festa.. con lo stesso stato d'animo  che provo quando giro per i mercatini di Natale...dove so già cosa troverò, più o meno, ma dove mi reco ugualmente ogni anno.. con lo stesso sguardo sognante di quand'ero bambina !! 



Non sono un' "addetta del settore", come si suol dire.. per cui mi reco al Pitti per piacere e non per lavoro.
 E ciò significa che posso anche non stressarmi nel cercare di annotare tutto.. di annusare tutto.. di ascoltare tutti.. di parlare con tutti...di relazionare su tutto.. Me lo posso godere completamente, questo evento, in armonia con i miei ritmi e i miei desiderti.
Ed è esattamente ciò che intendo fare!!

Un'occasione come il Pitti voglio che sia, per me, un modo per fare ciò che amo (annusare profumi !) e che non riesco a fare agevolmente in altro modo.
E voglio che sia  anche un'occasione per rivedere persone che non vedo da mesi (o da anni) e per abbinare un volto ad un nick name.. magari anche per parlare di persona con qualcuno con cui mi scambio pareri ed impressioni via etere  da tempo..

Certamente, poi, a festa finita,  mi verrà voglia di fissare per iscritto qualche emozione, qualche ricordo.. di descrivere qualcosa che mi ha emozionata in modo particolare. 
E  lo farò, ma senza fretta..senza ansie.. quando avrò voglia e tempo.. E magari qualcosa la scriverò qui sul blog (forse qualcosa di più personale), altro lo scriverò certamente sul forum di Adjiumi.
E' grazie a questo forum, infatti, che io  ho conosciuto questo mondo  della profumeria di nicchia e tante persone che, negli anni, hanno percorso dei pezzi di strada con me.. o che ne stanno ancora percorrendo.. che ho potuto leggere tante notizie che non conoscevo e poi, con il tempo, anche scrivere io le mie scoperte e le mie impressioni.

Anche se oggi sono una blogger (e mi fa ancora impressione dirlo ... perchè mi sembra una cosa tanto seria, laddove per me è  solo un piacevole passatempo lo scrivere  i miei pensieri), è nel forum che io, quotidianamente,  "vivo la mia passione" profumata, assieme ad altre persone simili a me.

E oggi mi faceva piacere ricordare questa realtà, perchè, due anni fa, è stato proprio grazie al forum che sono andata al Pitti  e poi da lì è iniziata davvero  la mia grande storia d'amore con i profumi.. una storia che spero non finisca mai..

Va da se che questo è  il mio modo di dire GRAZIE al forum.